antonio conte lukaku

ANTONIO CONTE, TANTE LAGNE E POCHI GOL - CON LO ZERO A ZERO A VENEZIA, IL NAPOLI PROCEDE A UN RITMO RETROCESSIONE: CINQUE PAREGGI NELLE ULTIME 6 GARE (CON SOLO 8 GOL IN 7 PARTITE) - I PARTENOPEI RESTANO AL PALO DOPO L’ENNESIMA PARTITA “IN BIANCO” DI LUKAKU, IMPOSTO DAL TECNICO SALENTINO (E PAGATO 30 MILIONI DI EURO) - I TIFOSI DEL NAPOLI HANNO CONTESTATO L’ALLENATORE PER I CAMBI TARDIVI - PAOLO CONDO’: “LA FATICA A FARE GOL È RIEMERSA NEL MOMENTO IN CUI LUKAKU È STATO LIMITATO DA UNA MARCATURA PIENA DI FALLI TATTICI. IL VENEZIA GIOCA BENE PERÒ UN GOLLETTO IL NAPOLI L’AVREBBE DOVUTO DISTILLARE COMUNQUE…”

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INZAGHI, UNA DIMOSTRAZIONE DI FORZA E ASTUZIA

Estratto dell’articolo di Paolo Condò per il “Corriere della Sera”

 

antonio conte foto mezzelani gmt017

L’inedita ipotesi dello stallo messicano, con tre squadre affiancate a nove giornate dalla fine, salta in aria perché una candidata migliore delle altre c’è, ed è l’Inter. Niente di nuovo in termini assoluti, molto in quelli relativi di un turno che doveva favorire il Napoli, e che Inzaghi trasforma invece in una dimostrazione di forza e di astuzia. Forza mentale perché l’Inter batte l’Atalanta su un calcio piazzato in un momento particolare, il rientro in partita dopo una pausa per motivi esterni (il malore di un tifoso): lei è subito concentrata, la rivale no.

 

conte lukaku

L’astuzia riguarda la scelta di Inzaghi di optare per l’Inter «europea», quella che magari crea meno ma non rischia niente, ed è esattamente ciò che succede. Sono la testa e il ritmo a dire che l’Inter è superiore, e che l’affollamento di impegni non viene vissuto come un problema, ma come un’opportunità. Il Napoli aveva già perso a Venezia la prospettiva di passare da solo al comando l’ultima pausa del campionato, un’astensione spiegabile con la difficoltà a fare gol riemersa nel momento in cui Lukaku è stato limitato da una marcatura piena di falli tattici.

 

Intendiamoci, la squadra di Di Francesco gioca bene ormai da tempo, nel senso che il suo pressing alto intossica le partenze dal basso, specie quelle troppo insistite. Però tra il palo di Raspadori e il recital di Radu — ieri s’è definitivamente tolto di dosso la vecchia scimmia di Bologna-Inter — un golletto il Napoli l’avrebbe dovuto distillare comunque. […]

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IL NAPOLI A DUE FACCE LA SECONDA È TRISTE E NON PIACE A CONTE. CINQUE PAREGGI NELLE ULTIME 6 GARE E 8 GOL IN 7 PARTITE

Estratto dell’articolo di Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”

 

La grande occasione scappa via in laguna, il Napoli torna a casa da Venezia con la certezza che no, non ha giocato la partita come una finale mondiale, così come invece aveva predicato Conte. È stato piuttosto il solito Napoli a due facce: quello tosto, energico del primo tempo che tiene testa nella propria trequarti al pressing altissimo della squadra di Di Francesco, sfrutta la sua qualità nel contropiede e produce le sue cinque occasioni da gol; e quello piuttosto svuotato della ripresa che invece di aggredire per infliggere il colpo del ko, sembra aspetti che l’occasione chiara e nitida piova dal cielo.

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E un Napoli a tratti anche intraprendente ma che non morde, l’effetto è che il Venezia non trema mai. Sintesi semplice: un pareggio senza gol e con tanti rimpianti, da una parte e dall’altra. Simeone spreca nel recupero la palla del match point davanti a Radu su perfetta imbeccata di Okafor, e Meret, due minuti dopo, vola più in alto che può per neutralizzare il siluro di Nicolussi Caviglia. Se non fosse per i 41 punti di differenza in classifica, le due squadre sembrano sullo stesso piano. […]

 

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«Se non segni non vinci — Conte è fin troppo scontato nella sua analisi — e rischi addirittura di perderla se al termine spegni il cervello e concedi un contropiede 4 contro due. Mi fa arrabbiare questo più che il pareggio. Abbiamo giocato su un campo difficile e il Venezia non merita la classifica che ha, ci prendiamo il punto». Dice così, non pensa così. E ribadisce: «Nessuno ha il posto fisso», aspetta i rientri di Neres e del migliore Anguissa (ha fatto poco e male nel finale di gara), ha visto che forse Okafor, entrato troppo tardi, qualcosa in più può dargli.

 

Che sarebbe stata una domenica non felice per il Napoli lo si è intuito al minuto 4 quando Raspadori su suggerimento di Lukaku colpisce a botta sicura, la palla si stampa sul palo interno e attraversa tutta la linea della porta. […] Conte promette: «Continueremo a dare fastidio». Cinque pareggi nelle ultime 6 partite, otto gol nelle ultime sette, il successo in trasferta manca dal 18 di gennaio: i numeri hanno sempre una logica, soprattutto in chiave scudetto.

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