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FLASH! - OGNI GIORNO, UNA TRUMPATA: NON SI SONO ANCORA SPENTE LE POLEMICHE SULL'IDEA DI COMPRARSI…
“SARRI ALLA JUVENTUS? A ME NON HA DETTO NULLA” – PARLA GIANFRANCO ZOLA, VICE DEL TECNICO TOSCANO AL CHELSEA: "SIAMO RIMASTI CHE CI SAREMMO SENTITI IN CASO DI NOVITA’" - INTANTO GUARDIOLA TUMULA L'IPOTESI JUVE: "LA PREMIER E' IL TOP. IN ITALIA COME IN SPAGNA SE NON VINCI TI FISCHIANO..." - "IL CITY? IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE"
Il passaggio di Maurizio Sarri alla Juventus da giorni sembra imminente, ma qualcosa ancora non si sblocca. Radiomercato sostiene che, sotto sotto, Andrea Agnelli sogni ancora di portare a Torino Pep Guardiola e per questo stia nicchiando con il tecnico del Chelsea. Allo stesso modo, il Milan è sul punto di chiudere per Marco Giampaolo della Sampdoria ma non ha ancora una fiammella di speranza proprio per Sarri. Un domino delle panchine che attende solo un segnale per innescarsi.
Quel segnale, però, non verrà da Gianfranco Zola. L'ex fantasista di Napoli, Parma e Chelsea oggi è il secondo di Sarri a Londra e raggiunto dalla Nuova Sardegna getta altro fumo sulla vicenda: "Mi dispiace non so nulla. Siamo rimasti che ci saremo sentiti in caso di novità". Sarri (che con i Blues ha un contratto da 6,4 milioni lordi fino al 2021) però, non lo ha chiamato. Prudenza, scaramanzia o davvero anche il diretto interessato non sa dove allenerà la prossima stagione?
SARRI ALLA JUVE, ECCO PERCHÉ NON ARRIVA L'ANNUNCIO
Alfreod Pedullà per www.corrieredellosport.it
La vicenda Sarri-Juve consumerà qualche altra puntata prima del gran finale. Annunciato. Ieri Andrea Agnelli si è concentrato sui lavori Eca a Malta, passaggi fondamentali per il futuro del calcio, sapendo che non sarebbe stato il giorno giusto per la vicenda allenatore. Anche perché il giorno giusto è arrivato una settimana fa, venerdì 31, quando Ramadani - dopo un vertice londinese - aveva avuto assicurazioni sul fatto che Sarri sarebbe stato liberato. E allora perché non arriva l’annuncio? L’anno scorso abbiamo aspettato fino al 13 luglio: il tormentone era Chelsea-Sarri, per molti non sbloccabile e troppo ingarbugliato. Stavolta non arriveremo al 13 luglio e questa è una cosa fin troppo banale.
Noi continuiamo a pensare che i rapporti (ottimi) tra i due club non possano essere condizionati o rovinati da un indennizzo. Infatti, non è questo il punto. E neanche che il Chelsea abbia cambiato idea, rispetto a una promessa data già a marzo, soltanto perché ha conquistato l’Europa League. Sarebbero atteggiamenti di un club umorale, quindi non di primissima fascia. Può essere, invece, che la riflessioni dei Blues coinvolgano la necessità di sciogliere qualsiasi riserva sul nuovo allenatore: Lampard è una forte idea da settimane, ma non escludiamo sorprese. I passi vanno fatti uno per volta, non trascurando un altro aspetto, ovvero la necessità del Real di annunciare Hazard dopo aver raggiunto qualsiasi tipo di intesa.
Metabolizzata da tempo la formula “Sarri unico nome per la panchina Juve”, non è un giorno in più o in meno che fa la differenza. A maggior ragione se i diretti interessati hanno le idee chiarissime (non da oggi o ieri) sull’erede di Max Allegri, prossimamente in onda.
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