Paolo Tomaselli per corriere.it
gli inginocchiati di italia galles
Prima la palla buttata in tribuna. Poi la decisione presa nella notte: l' Italia non si inginocchia, perché non condivide la forma di protesta del Black Lives Matter. Se lo fanno gli altri, però si aderisce, come visto col Galles. Stavolta però tutti assieme.
Il vicecapitano della Nazionale Leonardo Bonucci - nonostante sappia che l' Italia non ha inoltrato alcuna richiesta all' arbitro per inginocchiarsi - non scioglie «la riserva» alla vigilia dell' ottavo di finale contro l' Austria. «Quando torniamo in hotel decidiamo tutti assieme, con una riunione, cosa fare come squadra. Una cosa che avremmo dovuto fare anche prima del Galles. Se verrà inoltrata la richiesta ne parleremo, se ci sarà la voglia e l' idea di fare un gesto contro il razzismo».
Il minimo che si possa dire è che il tema non è all' ordine del giorno della Nazionale: dalla riunione è emersa la linea del «no», perché la squadra, almeno nella sua maggioranza, non condivide questa forma di protesta. Unica «deroga»: se lo fanno gli avversari, allora per «sensibilità» si può fare. Compatti.
italia galles inginocchiati 9
Giusto o sbagliato? La spaccatura nell' opinione pubblica riflette quella comunque esistente all' interno della squadra: cinque giocatori su undici (Belotti, Bernardeschi, Emerson Palmieri, Pessina e Toloi) si sono inginocchiati prima della sfida contro il Galles, ma nessuno di loro è titolare stasera. «La libertà per me è la cosa più importante» chiosa il c.t. Mancini, in linea con quello che aveva detto il presidente Gravina. Ma la scelta adesso è univoca.
L' arbitro Taylor, pur abituato a questo tipo di protesta, non è stato avvertito formalmente di un possibile inginocchiamento né dall' Italia né dalla Austria: se si vuole, basta però avvertirlo un' ora prima del calcio d' inizio.
italia galles
Può darsi che Bonucci non abbia comunicato la decisione della squadra davanti alle telecamere per non aumentare la pressione prima di una partita così importante. Può anche darsi però che le parole del capitano dell' Austria, il campione del Bayern, David Alaba, che ha appena firmato per il Real Madrid e di attacchi razzisti subiti ha una certa esperienza, abbiano convinto uno dei leader azzurri a restare sul vago, in attesa di capire come si comporterà l' avversario.
Premesso che c' è un piccolo giallo anche qui, legato alla traduzione dal tedesco dove pare sia stato omesso un condizionale, Alaba, è difficile da travisare: «Il fatto di inginocchiarsi penso che sia un segnale molto chiaro. Siamo tutti d' accordo su questo argomento e lo faremo un' altra volta contro l' Italia. È un segnale per attirare l' attenzione di tutti: si parla di più di razzismo ed è molto positivo».
Anthony Taylor
Resta il fatto che nemmeno gli austriaci hanno inoltrato domanda per inginocchiarsi, come confermato dalla Federcalcio di Vienna. All' Europeo non l' hanno mai fatto, ma in amichevole contro l' Inghilterra a Middlesborough il 3 giugno hanno seguito compatti il gesto degli inglesi, peraltro fischiati da una parte del proprio pubblico.
Quanto all' Italia e al suo capitano (in attesa dell' eventuale ritorno di Chiellini), già nelle scorse settimane Bonucci si era espresso sul tema: «Tutti noi condanniamo le discriminazioni, è ovvio. Inginocchiarsi prima della partita è una libera scelta delle Federazioni.
Siamo contro razzismo e discriminazioni. Ma oggi non c' è una richiesta della Uefa di intraprendere un' iniziativa». Ora l' unico pensiero di Bonucci e compagni è quello di battere l' Austria, per poi magari incrociare il Belgio ai quarti. Con un' avvertenza: Lukaku e soci, assieme a Inghilterra e Galles, sono gli unici che si inginocchiano prima di ogni partita.
IL COLPO DI TACCO DI ROBERTO MANCINI DURANTE ITALIA GALLES