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    "NON HO MAI ADERITO A UNA CORRENTE E NON INTENDO FARLO ADESSO, MEN CHE MENO FONDARNE UNA” – STEFANO BONACCINI PROVA A SPEGNERE LE TENSIONI NEL PD PER LE SCELTE DI ELLY SCHLEIN: “HA VINTO LE PRIMARIE DA POCHI MESI E LE VA DATO IL TEMPO DI LAVORARE. AL PARTITO SPETTA IL RUOLO DI SUPPORTARLA E AIUTARLA, DISCUTENDO LEALMENTE - BISOGNA COSTRUIRE UN NUOVO CENTROSINISTRA, CHE UNISCA PROGRESSISTI, RIFORMISTI E MODERATI - SE SCHLEIN FALLISCE IL PD MUORE? LEGARE IL DESTINO DEL PD A QUELLO DI UNA SINGOLA PERSONA VORREBBE DIRE NON AVERE FUTURO"


     
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    (ANSA) - ROMA, 10 GIU - Sul post alluvione "abbiamo idee piuttosto precise su norme, strumenti e governance necessari. La ricostruzione deve ripartire adesso. Basta polemiche. E lasciamo fuori interessi di parte e partito". Così il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini alla Stampa.

     

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    "La priorità è una sola: far ripartire la Romagna al più presto - aggiunge - Non Bonaccini, ma l'intero sistema regionale ha indicato un modello, quello della ricostruzione post sisma 2012. Siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità, come sempre. E lavorare assieme al governo. Comunque qui non si tratta di accaparrarsi un posto, ma di garantire l'assetto più efficace alla ricostruzione. Spero che nessuno pensi lo si possa fare da Roma, magari improvvisando una struttura tecnica e burocratica scollegata dal territorio e dalle istituzioni locali".

     

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    Rispetto agli equilibri interni del partito Bonaccini afferma: "Non ho mai aderito a una corrente e non intendo certo farlo adesso, men che meno fondarne una. A me interessa elaborare proposte e metterle a disposizione del mio partito, il Pd. Schlein ha vinto le primarie da pochi mesi e le va dato il tempo di lavorare. Al partito spetta il ruolo di supportarla e aiutarla, discutendo lealmente". Sulle alleanze "bisogna costruire un nuovo centrosinistra, che unisca progressisti, riformisti e moderati che non accettano di farsi rappresentare dalla destra nazionalista". Se Schlein fallisce il Pd muore, gli viene chiesto: "Legare il destino del Pd a quello di una singola persona vorrebbe dire non avere futuro".

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