Michele Di Lollo per il Giornale
flaminio
Una vera e propria tragedia si abbatte su Roma. Un suicidio accaduto di primo mattino.
Nel centro della Capitale. Una militare donna dell’esercito è stata trovata morta, uccisa da un colpo di pistola, nei bagni della stazione Flaminio della metro A della capitale. Inutili i soccorsi immediatamente arrivati sul posto. La militare era in servizio operativo su Roma impegnata nell’operazione Strade Sicure. E si sarebbe uccisa con l’arma in dotazione.
Secondo le prime informazioni, aveva iniziato il suo turno alle 7 e alle 8:40 si è tolta la vita. La stazione Flaminio è stata chiusa per permettere l’intervento delle forze dell’ordine. I treni al momento transitano senza fermarsi. Della donna non si conoscono ancora le generalità e il corpo di appartenenza. Sul posto sono giunti immediatamente carabinieri, polizia e gli uomini della polizia locale del gruppo Parioli.
flaminio
Solo poche settimane fa la storia di un altro suicidio. Tragedia in via Due Ponti: una persona si sarebbe gettata da un palazzo la mattina dell’8 ottobre. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e le forze dell’ordine per indagare sulla vicenda. La persona che si è gettata dal palazzo sarebbe morta sul colpo. La strada è stata chiusa. Secondo le prime informazioni, la vittima sarebbe un uomo di 55 anni che prima di lanciarsi dal terzo piano del palazzo e cadere nel vuoto si è tagliato le vene.
flaminio
Sul caso indagano i carabinieri che hanno stabilito la dinamica di quanto accaduto e interrogato familiari e testimoni. La persona che si sarebbe gettata è morta sul colpo a causa della violenza con l’impatto del corpo sul terreno: inutili i soccorsi, le lesioni riportate erano troppo gravi. I medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
soldatessa
Un altro caso di suicidio avvenuto a Roma è di qualche giorno prima, quando una signora anziana di 78 anni si è gettata dal terzo piano della sua abitazione nel quartiere romano di Garbatella. A trovarla sono stati i vicini di casa: la donna era riversa nel cortile condominiale. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, per lei non c'è stato nulla da fare: era molta sul colpo a causa della violenza dello schianto. In casa con lei c’era il marito, che non si sarebbe accorto di nulla. Non si conoscono i motivi del suicidio che hanno spinto la donna ad aprire la finestra del bagno al terzo piano della palazzina e a gettarsi di sotto. La città eterna si macchia di delitti incancellabili.