antonio tajani
Alberto Gentili per "Il Messaggero"
Onorevole Tajani, Salvini ha lanciato la federazione del centrodestra e Berlusconi ha già detto sì. Lei?
«Berlusconi ha detto vediamo, esaminiamo. Salvini è un nostro alleato ed è normale e naturale discutere delle proposte degli alleati. Valuteremo, vedremo. Poi gli organi di Forza Italia prenderanno le decisioni. Di certo il centrodestra deve essere il più largo possibile. Ed è necessario un maggior coordinamento all' interno del governo e nel Parlamento per far prevalere la linea liberale e riformista andando in Consiglio dei ministri con posizioni comuni. Pd e 5Stelle già lo fanno: credo sia questa la strada da seguire».
berlusconi salvini
Pd e grillini però non pensano né a una federazione, né tantomeno a un partito unico.
«Nessuno ha mai parlato di partito unico e questo tema non è all' ordine del giorno. Berlusconi ha prospettato solo per il futuro l' idea di un grande partito del centrodestra, inclusa la Meloni. Ora le cose restano come sono e non ci sarà alcun partito unico: rimarranno diversi i simboli, i partiti, le organizzazioni, le sedi. Insomma, Forza Italia resterà: l'ipotesi di fonderci con la Lega non esiste».
salvini berlusconi
Dunque anche lei teme, come Gelmini e Carfagna, l' annessione e la perdita di identità.
«Non temo nulla. Forza Italia ha la sua identità, ha la leadership di Berlusconi e una classe dirigente di altissimo livello. Sono stato eletto con il proporzionale, sono vicepresidente del Partito popolare europeo (Ppe), figuriamoci se perdo la mia identità. E poi l'identità di Forza Italia è così radicata, solida, storica, che non c'è il rischio che venga annacquata. Per questo non temiamo il confronto con la Lega con cui siamo alleati dal 1994. Altra cosa è se la Lega vuole mutare la sua politica e avvicinarsi al Ppe, nel qual caso siamo pronti ad accompagnarla in questo cammino».
antonio tajani foto di bacco (2)
Toti è ancora più netto: si è già chiamato fuori per intercettare i voti moderati.
«I voti moderati? Glielo ripeto: non cambia nulla. Noi siamo e resteremo il riferimento dei moderati».
Però già circola l'organigramma del nuovo partito: Salvini segretario, Berlusconi presidente.
«Fantapolitica e solo chiacchiere. Tanto più che non c' è stata alcuna riunione operativa. Si tratta semplicemente di rafforzare e coordinare meglio l' azione del centrodestra di governo. Niente di più».
silvio berlusconi con matteo salvini
Però Salvini ha fretta, accelera. Già la prossima settimana vuole incontrare i gruppi parlamentari e parla di federazione entro giugno.
«Salvini è un leader della coalizione, sta assieme a noi al governo, e ha diritto a fare le proposte che vuole. Il confronto è sempre positivo. Poi vedremo se verranno accolte. Per quanto riguarda i gruppi parlamentari, per regolamento non possono cambiare nome. Ben venga invece un maggiore coordinamento e collaborazione per rafforzare l' azione del centrodestra di governo. In ogni caso la formula si deciderà quando ci incontreremo. C'è una proposta di Salvini e noi diciamo: discutiamone. Non diciamo pregiudizialmente no, perché si tratta di un alleato importante. Ma, ripeto, l' esempio da seguire è quello dell' interlocuzione costante come avviene tra Pd e 5Stelle».
giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania
Pensa anche lei che Salvini abbia lanciato l'idea della federazione perché teme il sorpasso della Meloni?
«Non sono nella sua testa. Di certo il problema del centrodestra non è la gara a chi prende più voti, ma avere un progetto per il futuro del Paese. E per farlo più siamo coesi, meglio è. Dunque, in prospettiva, questo progetto deve riguardare anche Fratelli d'Italia e le forze minori del centrodestra. Restare fermi, cristallizzati su posizioni di conservazione, sarebbe un errore. Berlusconi ci ha sempre insegnato a fare scatti di reni, ma non ha mai rinunciato alla propria identità».
Forza Italia una volta non era al 6-8% ed era la guida, non il gregario.
matteo salvini silvio berlusconi
«La politica non è solo muscoli e numeri. E' idee, intuizioni, visioni. Non a caso è stato Berlusconi a decidere di entrare nel governo Draghi e la Lega l' ha seguito. Noi siamo il partito guida del centrodestra con le nostre idee, progetti e peso internazionale».
C'è chi dice che Salvini abbia convinto Berlusconi facendogli balenare la possibilità di essere eletto al Quirinale.
«Berlusconi è un uomo talmente intelligente ed è dal 94 il protagonista della vita politica italiana. Le sembra possibile che un uomo come lui ne faccia una questione personale? Non scherziamo. E poi di Quirinale ora è prematuro parlare».
Martedì c' è un nuovo vertice per scegliere il candidato a sindaco di Roma. Come finirà?
giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania 1
«Ci sono tre nomi autorevoli sul tavolo: Michetti, Matone e Gasparri che è un eccellente candidato politico. Se poi si sceglierà il percorso per un civico, valuteremo anche in base ai sondaggi. Nessun pregiudizio».