giulio berruti
1.CHI È QUEL BELL'ATTORE CHE HA INCONTRATO LA RAGGI PER ESPRIMERLE IL SUO SOSTEGNO POLITICO? (INDOVINELLO SVELATO: GIULIO BERRUTI)
DAGONOTA del 26 marzo 2016 - Chi è quel bell'attore che nei giorni scorsi ha incontrato Virginia Raggi per esprimerle tutto il suo sostegno politico? La candidata del Movimento 5 Stelle sta ''tastando'' la pancia della città, e tra i molti che si stanno schierando con lei può contare sul ragazzo, che già in passato aveva espresso il suo apprezzamento e anche la sua disponibilità a candidarsi con i grillini. La Raggi gli darà lo spazio che cerca?
2.GIULIO BERRUTI DIXIT: ''VORREI UN PREMIER DEL MOVIMENTO 5 STELLE. NON ESCLUDO DI CANDIDARMI''
giulio berruti e vittoria malago
Estratto dall'articolo di Gloria Satta per ''Grazia'' del 16 settembre 2015
Che cosa sogna per il futuro?
«Tante belle occasioni di lavoro. E anche di assistere a un avvicendamento politico: vedrei bene un premier del Movimento 5 Stelle, partito che apprezzo perché mette in primo piano l’onestà e la correttezza. In Italia c’è tanto bisogno di questi valori».
Sarebbe pronto a scendere in campo, come hanno fatto altri suoi colleghi?
«Non lo escludo a priori. Me lo hanno già chiesto tre anni fa, ma erano le persone sbagliate. Oggi potrei pensarci, trovo giusto mettere la mia popolarità al servizio di un ideale».
- DINASTY A 5 STELLE – PROSEGUE LA TELENOVELA DI VIRGINIA RAGGI IN CAMPIDOGLIO: LA SINDACA PRONTA A NOMINARE TUTINO E IL FINANZIERE GIAN LUCA BERRUTI, CHE È IL “COGNATO” DI MALAGÒ
Susanna Novelli per Il Tempo
darina pavlova giulio berruti and friend
Una vera e propria telenovela quella in Campidoglio per i 5 Stelle. Gli ingredienti ci sono tutti, trame, veleni, vendette, resa dei conti e soprattutto, tanti colpi di scena. Come quello che sta per mettere a punto il sindaco di Roma Capitale, Virginia Raggi. E già perché dopo 15 giorni di «vuoto pneumatico» e tre mesi di un avvio ancora balbettante, sono in arrivo nuove figure nella «dinasty all’amatriciana».
Si tratta del già "odiato" magistrato in pensione della Corte dei conti ed ex capo del Socet, Salvatore Tutino e del tenente colonnello della Guardia di Finanza Gian Luca Berruti. L’attesa per quest’ultimo è trepidante, il fratello Giulio, attore tra i bellissimi, risulta fidanzato con la figlia del presidente del Coni, Giovanni Malagò.
giulio berruti e vittoria malago
Una trama che si infittisce dalle parole di Milly Carlucci che raccontando a Giulio, tra i protagonisti di Ballando con le Stelle nel 2014, un aneddoto di un’amica che lo aveva definito «più che dotato», con simpatia, lo stesso Giulio rispose: «C’è stata solo una piccola confusione Milly, perché quello non sono io, è mio fratello invece che è più che dotatissimo, lui si che potrebbe essere intervistato sull’argomento…».
Un siparietto che a Palazzo Senatorio sta già tenendo banco. Legami tra "nemici" che si intrecciano e vecchi rancori pronti a venir fuori alla prima occasione. È il caso del magistrato in pensione della Corte dei Conti, Salvatore Tutino. Super esperto di casse e di evasione, un’altissima professionalità che nel dicembre 2013 le valse la nomina alla Corte dei conti da parte del governo Letta. Tutino venne scelto insieme ad altri quattro magistrati ma l’"infornata" di nomine non andò proprio a genio agli attentissimi deputati pentastellati, in primis Carla Ruocco, protagonista del minidirettorio, alias direttorio, a sostegno, ovvero controllo, della Raggi.
gianluca berruti
Duri i toni dell’epoca: «ecco i cinque esponenti della casta salvati in extremis dai loro amici del Pd e dal governo». I cinque erano, appunto Tutino, Italo Scotti, Siegrfried Brugger, Daniele Caprino e Angela Pria. Lo «scandalo» denunciato dagli esponenti M5S consisteva nella non applicazione del tetto di 300 mila euro, previsto per chi cumulava incarichi pubblici e pensione perché, secondo un emendamento presentato da Roberto Speranza del Pd, venivano fatti salvi tutti gli incarichi in corso prima dell’entrata in vigore della legge di Stabilità.
gianluca berruti
Ruocco e Castelli insorsero: «Ecco perché il Cdm si è riunito in fretta e furia, doveva nominare cinque esponenti della casta - tuonarono all’epoca la Ruocco e l’attuale vicecapogruppo alla Camera, Castelli - perché prendessero la poltrona prima della legge di Stabilità». Ecco, nella prossima puntata, quella della nomina di Tutino, probabilmente si assisterà a qualche colpo di scena (o di testa) da parte degli esponenti "nazionali" del MoVimento, alle prese con la «discola» Raggi.
gian luca berruti
Le opposizioni intanto gongolano e affilano le armi. Proprio sulla nomina di Tutino, data per certa, il cui annuncio potrebbe arrivare anche domani da Palermo, si è già scatenato il Pd con il vicecapogruppo alla Camera, Alessia Morani che su Twitter ha già lanciato il primo sasso: «Il nuovo assessore di Raggi sarebbe questo signore che il M5s definisce esponente della casta amico del Pd? Tutino #stellecadenti».
Tra le puntate rimaste in sospeso poi quella dell’assessore Muraro, sulla quale pende un’indagine della Procura. Una «spada di Damocle» per la giunta Raggi che avrebbe fatto sfumare la nomina del nuovo amministratore unico Ama. Mentre alle Partecipate circola il nome di Alessandro Gennaro, classe ’76 esperto di Economia aziendale. Nuovi protagonisti in arrivo dunque. Peccato che governare Roma non sia uno show.
samanta togni giulio berruti malago con la figlia
malago presidente con figlia foto mezzelani gmt