Luigi Panella per repubblica.it
roberto duran
Panama è in apprensione per il suo eroe sportivo più grande di sempre. Roberto Duran, una leggenda del ring, è ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al Covid 19. Lo ha annunciato il figlio Robin, che ha anche parzialmente tranquillizzato circa le condizioni del padre: "Grazie a Dio per ora non manifesta sintomi che vadano oltre un semplice raffreddore. Non è terapia intensiva, i medici hanno detto che i suoi polmoni stanno rispondendo bene".
Roberto Duran, 69 anni, è considerato come uno dei più grandi pugili di sempre. Aggressivo al limite della ferocia, alla sua straordinaria potenza deve un alias conosciuto forse più del suo stesso nome, 'Manos de Piedra'.
Tante generazioni pugilistiche hanno fatto i conti con la sua boxe. Campione del mondo in quattro differenti categorie di peso (leggeri, welter, superwelter e medi), sul ring 119 volte (la prima a 16 anni, l'ultima a 50). Ha combattuto con grandissimi come Marvin Hagler, Thomas Hearns, Wilfredo Benitez, tanto per citarne alcuni. Ha dato vita a rivalità mitiche: la prima negli anni settanta con Esteban De Jesus, la seconda negli anni ottanta con Sugar Ray Leonard. Contro quest'ultimo ci ha combattuto tre volte, ma l'immaginario collettivo ha fissato nella memoria le prime due sfide, quando entrambi erano al massimo delle brillantezza.
roberto duran
Allo stadio Olimpico di Montreal, Leonard fu attratto nella palude della battaglia selvaggia e non ne uscì fuori, battuto ai punti e soggiogato dal punto di vista della personalità. Sette mesi dopo al Superdome di New Orleans però tutto cambiò: Leonard si trasformò in un fantasma che Duran non riuscì praticamente mai a prendere, fino alla scelta di abbandonare con la celebre frase 'No màs'. Un match che sembra una metafora dell'attualità. Il Covid, un nemico sfuggente, come Leonard in quella notte in Louisiana. Solo che stavolta non sono ammessi 'No màs', Manos de Piedra deve combattere.
DE NIRO ROBERTO DURAN roberto duran