SIMONE INZAGHI
La sconfitta dell’Inter a La Spezia è commentata così dalla Gazzetta dello Sport.
Non ci sono innocenti in quest’Inter ondivaga, prigioniera di alti e bassi al limite della schizofrenia. Simone Inzaghi non “possiede” più la squadra, non riesce a innervarla nelle motivazioni né a trasmetterle un gioco che vada oltre la banalità di un cross o di un titictitoc a centrocampo. I giocatori non s’impongono fino in fondo, fino al gol, quando dominano come nel primo tempo di ieri, e sarebbe troppo semplice ricondurre tutto alla strepitosa serata di Dragowski portiere dello Spezia, e non reagiscono con lucidità e con cattiveria quando vanno sotto, come è successo nella ripresa del Picco.
SPEZIA INTER
Passi per gli scivoloni contro Lazio, Milan, Juve, Roma, ma quattro delle otto batoste interiste sono arrivate contro Udinese, Empoli, Bologna e Spezia. Con massimo rispetto parlando, non è accettabile che l’Inter lasci per strada dodici punti in match del genere. Non può essere un caso, è evidente che molto è stato sbagliato nell’approccio e nello sviluppo di queste gare. Martedì a Porto l’ultima frontiera: se l’Inter uscisse dalla Champions, la sua stagione virerebbe verso lo sprofondo e a quel punto non si escluderebbe nulla, neppure l’esonero di Simone Inzaghi. L’amministratore delegato Beppe Marotta ha lasciato lo stadio scurissimo in volto, i bonus sono esauriti.
SPEZIA INTER