Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”
IL TWEET DI TRUMP CONTRO MUELLER
Con un intervento, anzi un tweet scomposto, Donald Trump investe in un colpo solo il suo ministro della Giustizia e il Super procuratore Robert Mueller.
«È una situazione terribile e il ministro Jeff Sessions dovrebbe fermare immediatamente questa truccata caccia alle streghe, prima che continui a macchiare ulteriormente il nostro Paese. Bob Mueller è in totale conflitto di interessi e i suoi 17 «democratici arrabbiati» che stanno facendo il lavoro sporco. Sono una vergogna per gli Stati Uniti».
trump
È un attacco furibondo, attenuato solo dal verbo coniugato al condizionale: «Sessions dovrebbe...». Ma anche poco accurato. Il ministro Sessions si è auto escluso dalla supervisione sul «Russiagate» nel marzo del 2017, quando furono resi noti i suoi contatti con l' allora ambasciatore russo Sergey Kislyak.
La responsabilità ultima dell' indagine ora ricade sul suo vice, Rod Rosenstein che ha nominato lo stesso Mueller nel maggio 2017, dopo che Trump aveva licenziato il direttore dell' Fbi, James Comey. Difficile, dunque, immaginare che cosa potrebbe fare adesso Sessions per «bloccare la caccia alle streghe», cioè gli accertamenti su una possibile collusione tra il comitato elettorale di Trump e il Cremlino durante la campagna del 2016.
mueller trump
Quanto ai «17 democratici», il leader della Casa Bianca si riferisce al team degli investigatori di Mueller. Sono 13 per la precisione e alcuni di loro risultano iscritti come elettori del partito democratico, mentre il loro capo, lo stesso Mueller, è un repubblicano.
Qualche tempo fa Lindsey Graham, uno dei senatori più in vista del partito repubblicano, aveva avvertito: «Se Trump licenzia Mueller o cerca di bloccarne le indagini, segnerebbe la fine della sua presidenza». Così nel pomeriggio di ieri sono entrati in azione i dispositivi anti-incendio.
donald trump jeff sessions
Rudy Giuliani, il coordinatore della difesa di Trump, ha commentato: «Il presidente utilizza Twitter per esprimere le proprie opinioni e del resto da tempo stiamo dicendo che Mueller dovrebbe concludere al più presto la sua inchiesta.
Faccio notare che nel tweet è scritto "Sessions dovrebbe"». Anche la portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, usa lo stesso argomento: «Quel tweet non è un ordine, ma l' opinione del presidente».
trump manafort
Il nervosismo trumpiano è tornato ai massimi, con l' inizio del processo a Paul Manafort, 69 anni, avvocato e lobbista di Washington. Trump oscilla. In un primo momento ha minimizzato il suo legame con il primo inquisito del «Russiagate» che arriva a processo.
alan Friedman
«Ha lavorato per la campagna solo per un breve periodo». Vero: dal giugno all' agosto del 2016. Ma «Paul» e «Donald» si frequentano da almeno tre decenni. Ieri, invece, Trump ha osservato come la magistratura stia trattando Manafort «peggio di Al Capone».
Il lobbista deve rispondere di gravi reati finanziari per la sua attività a favore dell' ex presidente dell' Ucraina, il filo russo Viktor Yanukovic. Tra i suoi contatti in Europa c' era anche Alan Friedman. Il giornalista, però, ha precisato di «non aver mai preso parte a un piano segreto».