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I pazienti non vogliono farsi curare dal medico di base perché è africano. Succede a Fagnano Olona, cittadina di dodicimila abitanti in provincia di Varese. Il dottore, Enock Rodrigue Emvolo, camerunense, ha sostituito il collega neo-pensionato Giacomo Navarra. Ha conseguito la laurea nel 2013 all'università La Sapienza di Roma, ma i cittadini non lo considerano all’altezza perché nero.
Lo chiamano «il senegalese» e mai dottore. C’è chi sua usa espressioni come «Torna a pascolare le pecore». Sui social piovono insulti razzisti. E subito dopo il suo arrivo in Paese, Enock Rodrigue Emvolo diventa un bersaglio, non solo online. Ma lui non ci sta e dice di essere pronto ad andarsene: «Il mio mestiere è curare le persone, se in paese non mi vogliono sono pronto ad andarmene. Parlerò con i miei superiori di Ats e in caso farò le valigie».
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Sul caso interviene anche il sindaco Marco Baroffio. In un video postato su Facebook il primo cittadino chiede scusa al medico ma aggiunge che la decisione di andare via dipende da problemi pratici, uno su tutti la mancanza di attrezzature. «Ho parlato con il dottore, prima di tutto gli ho portato la solidarietà mia e di tutta la comunità. Dopo aver ascoltato la sua amarezza per quanto accaduto negli ultimi giorni e la sua volontà di voler lasciare, gli ho chiesto di pensarci e di restare. Con Ats e Asst stiamo anche lavorando per mettere il dottore nelle condizioni di lavorare al meglio», spiega il sindaco.
Per ora il medico resta. «Questo pomeriggio si è tenuto l'incontro con il direttore di ASST Valle Olona e il dottor Emvolo, che ha confermato che resterà a Fagnano come sostituto fin quando non arriverà il titolare», dice il sindaco Baroffio -. Ci ha spiegato quello che è successo, ed è molto amareggiato per essere divenuto noto per questa vicenda, tanto che non desidera parlarne». Secondo il sindaco, «due idiozie hanno etichettato tutta Fagnano Olona, che è un comune che accoglie da sempre, rifugiati dalla guerra».
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Il primo a far notare il cuore «razzista» della vicenda, è stato l'ex sindaco di Fagnano Olona, Elena Catelli, che in un post di Facebook ha parlato proprio della definizione di «senegalese» data al medico camerunense da un utente dei social: «Trovo gravi certe espressioni usate su un gruppo a commento dei medici arrivati a Fagnano, non per i giudizi sull'operato professionale, ma per la precisione nel puntualizzare la nazionalità». «Emvolo ci ha raccontato di aver subito episodi di discriminazione a Roma, quando qualche paziente si è rifiutato di farsi toccare, ma mai qui - ha aggiunto Baroffio -, domani lo accompagneremo nel nuovo studio, dove sarà dotato di pc, collegamenti e tutto ciò che è necessario per lavorare bene».
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