Michele Arnese per www.startmag.it
fabrizio palermo
Lo Stato gestirà Autostrade per l’Italia. Torna lo Stato nelle autostrade. Il governo caccia i Benetton e si riprende la proprietà di Autostrade.
Sono le più frasi più ripetute dopo l’esito della trattativa fra governo e Atlantia su Autostrade per l’Italia.
Dunque lo Stato avrà la proprietà e la gestione di Autostrade per l’Italia, la concessionaria autostradale finora di Atlantia?
Vediamo.
Secondo lo scenario delineato dal governo nel comunicato di Palazzo Chigi, sarà Cdp il perno azionario della futura Aspi con circa il 33% (un dato non contenuto finora in alcun documento pubblico anche se non smentito).
Cassa depositi e prestiti è controllata con l’82,77% dal ministero dell’Economia e delle Finanze ed è partecipata per il 15,93% dalle fondazioni bancarie.
E’ sufficiente questo per sostenere che Aspi sarà controllata e gestita dallo Stato, ossia da un ministero? Non pare proprio.
giuseppe conte paola de micheli
Cdp è una società per azioni di diritto privato che gestisce il risparmio postale.
Con la stessa logica si può sostenere che Enel – siccome ha come azionista il Mef con il 23,59% – è controllata e gestita dallo Stato?
No.
E si può sostenere che un altro campione nazionale come Leonardo poiché tra i soci c’è il Mef detiene il 30,20% è di proprietà statale e ha una gestione statale come una qualsiasi direzione ministeriale?
No.
E si può dire – chessò – che Snam e Terna siccome sono partecipate da Cdp Reti (51% Cassa depositi e prestiti) sono di proprietà e sono gestite dallo Stato?
No.
Eppure quando si parla di Cdp. si tende – in Parlamento, tra i partiti e nei media – a parlare di Stato tout court.
E poi, investire in reti autostradali – ossia in infrastrutture – non rientra nella missione originaria della Cassa visto che si parla di reti e appunto di infrastrutture?
open fiber
Beninteso: il 16 agosto 2018 Start Magazine, in un editoriale, stimmatizzò le idee chaviste su revoche e altre amenità (ripetute sciaguratamente e dolosamente per quasi 2 anni).
Ma un assetto azionario con Cdp al 33% e fondi italiani e stranieri – in un veicolo che avrà il 55%, come scrive oggi il Sole 24 Ore – non ha lo stesso profilo di un ente statale o di un’Anas qualsiasi.
Tanto più che pure i turbo liberisti di Confindustria ora amano le società statali, come si può arguire dalle prime pagine del Sole 24 Ore.
Cdp, peraltro, già ora ha numerose partecipazioni rilevanti nelle società infrastrutturali di trasmissione del gas (Snam), dell’elettricità (Terna), come detto, della banda ultra-larga (Open Fiber), nonché in società attive nella realizzazione di infrastrutture (WeBuild, Trevi).
In Francia e Germania – con le pervasive e incisive Caisse des dépôts et consignations e Kfw – pochi si sognano di maramaldeggiare su campioni nazionali che stanno contribuendo a non far collassare le economie.
Ma in Italia è sempre in voga un certo strabismo tafazzista.
2. ASPI, LA CDP CONVOCA CDA STRAORDINARIO E FISSA I PALETTI
Rosario Dimito per ''Il Messaggero''
francesco profumo
Cdp convoca un cda straordinario su Autostrade, dopo che ieri sera i vertici di via Goito, durante una videocall con i presidenti delle principali fondazioni azioniste, hanno fatto riferimento alla struttura dell'operazione, riservandosi di coinvolgere gli enti non appena saranno definiti i valori. Su questo versante gli advisor di Cdp (Citi e Unicredit) stanno compiendo la due diligence. Il board straordinario di oggi pomeriggio servirà per un'informativa sul percorso che è stato concordato con la regia del governo, fra Cassa Depositi, Atlantia e Aspi.
GIOVANNI GORNO TEMPINI
L'operazione prevede che entro il 30 settembre Aspi vari un aumento di capitale che Cdp sottoscriverà per il 33% e Atlantia ceda il 22% a investitori di gradimento della Cassa. Ieri Giovanni Gorno Tempini e Fabrizio Palermo hanno accennato alla possibilità di coinvolgere F2i, il gruppo Poste e altri investitori esteri, tra cui BlackRock e Blackstone, oltre Macquarie, questi ultimi tre fattisi avanti. Quanto a un ingresso diretti degli enti, che sono azionisti di Cdp e di F2i, questa eventualità appare remota in quanto le fondazioni vorrebbero, tutte insieme, partecipare attraverso un unico veicolo che appunto, potrebbe essere il fondo delle infrastrutture, dove sono rappresentate anche le casse di previdenza.
Tornando al cda di oggi, Palermo spiegherà che dopo aver promosso reti energetiche del gas (Terna, Snam), tlc (Tim e Open Fiber) adesso sarà la volta di infrastrutture autostradali.