ALICE GALLI
Rinaldo Frignani per il Corriere della Sera
Le strisce pedonali ci sono, ma non si vedono. O meglio, si intravedono sull' asfalto scuro. Una volta c' erano e servivano per accompagnare in sicurezza i pedoni oltre l' incrocio. Sembra una cosa normale, ma in certe strade di Roma può anche non esserlo. E adesso ai vigili urbani non resta che affidarsi ad alcune testimonianze e ai filmati delle telecamere di sorveglianza puntate su Porta Metronia per sapere se un tassista di Morena, Claudio Baiocchi, sia passato davvero - come lui racconta - con il semaforo verde oppure no alle 16.30 di sabato pomeriggio.
È sotto indagine per la morte di Alice Galli, studentessa sedicenne dell' Appio-San Giovanni, travolta dall' auto bianca di una cooperativa - la «Somalia», con sede al Collatino -, una Opel Zafira, mentre tornava a casa.
Un impatto terribile, per la ragazza ferite gravissime. Un primo intervento chirurgico al vicino San Giovanni, poi due giorni di speranza in terapia intensiva al Bambino Gesù per i genitori, il fratellino, gli amici, il fidanzato. Ieri mattina la notizia peggiore di tutte: Alice non ce l' ha fatta. Mamma e papà hanno deciso di donare gli organi, giovedì ci saranno i funerali, nella parrocchia del quartiere, quella della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo.
A settembre la studentessa sarebbe dovuta partire per la Francia per uno scambio culturale. Aspettava quel momento con trepidazione. Le piaceva molto viaggiare. Di recente era andata a San Francisco. Una passione che l' aveva portata a frequentare il linguistico «Vittoria Colonna», vicino a Campo de' Fiori. «Per sempre tu», le hanno scritto le amiche sui social. Una valanga di messaggi, lacrime e un dolore insopportabile.
ALICE GALLI
Sotto accusa, oltre alle strisce pedonali, anche la pericolosità di un tratto di strada, via dell' Amba Aradam, già teatro di incidenti molto gravi, anche mortali. E lo ripetono in ospedale con rabbia e rassegnazione proprio i genitori della ragazza, la famiglia del padre molto conosciuta nella zona di via Gallia - dove possiede un negozio d' abbigliamento, «La Bottiglieria», che fra i suoi clienti annovera anche Francesco Totti, nato e cresciuto a Porta Metronia -, e quella della madre, anch' essa nel commercio, con una famosa enoteca a Testaccio, «Palombi».
A loro sono arrivate ieri via Twitter le condoglianze della sindaca Virginia Raggi, mentre i vigili hanno inviato in Procura una relazione sulla dinamica dell' incidente, nonché sui risultati degli esami dell' alcoltest e del drugtest eseguiti subito sul tassista, che dopo l' investimento si era subito fermato per soccorrere la giovane. Stava portando due clienti alla stazione Termini.
Il pm Francesco Minisci ha aperto un fascicolo in attesa di conoscere altri dettagli sulla vicenda. Il tassista rischia l' accusa di omicidio stradale. Ma l' inchiesta potrebbe anche accendere un faro sulla manutenzione, scarsa, di quella strada, come di molte altre, e sul perché le strisce nei pressi della fermata d' autobus siano così scolorite.
Accertamenti già avviati in passato proprio a Roma, anche dopo un esposto del Codacons sulla qualità della vernice utilizzata per il rifacimento della segnaletica a terra. Nella Capitale, d' altra parte, basta dare uno sguardo ai numeri dei feriti sulle strade per capire che l' emergenza è quotidiana: ottomila in soli quattro mesi nel 2017, 57 al giorno, molti dei quali gravi. I morti si avvicinano a quaranta, la metà sono motociclisti.
Ma è alto il numero di pedoni e ciclisti. Nel 2016 le vittime furono - compresa la provincia di Roma - 270.
TAXI
Una lunga scia di sangue che non si ferma mai. Anzi, da due anni si allunga. Solo ieri tre scooteristi in codice rosso, due sulla trafficatissima tangenziale Est, un' altra, una diciottenne, alla Cecchignola.