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    LA LEOPOLDA DEI ROTTAMATI - TREMONTI CHIAMA A RACCOLTA I BOIARDI ESCLUSI DAL RENZISMO: DA SCARONI (EX CAPO DI ENI) A PETRONI (EX CDA RAI), DA CONTI (EX AD ENEL) A SARMI (GIA’ AD DI POSTE) - MA L’EX MINISTRO SMENTISCE: “NESSUNO DEI MANAGER 'ROTTAMATI' HA PARTECIPATO ALL’INIZIATIVA”


     
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    Giulio Tremonti Giulio Tremonti

    1. LETTERA DI TREMONTI A DAGOSPIA

     

    Caro Dago:

    ti ringrazio per l’attenzione che tu e Repubblica avete dedicato all’iniziativa di Artena.

    Al riguardo vorrei solo precisare quanto segue:

    a) nessuno dei manager “rottamati” citati nell’articolo ha partecipato all’iniziativa;

     

    BUGIE E VERITA' - LIBRO DI GIULIO TREMONTI BUGIE E VERITA' - LIBRO DI GIULIO TREMONTI

    b) l’incontro e la discussione si sono sviluppati all’interno di una vasta platea di accademici, manager privati, professionisti.

     

    Ad Artena sono stati discussi scenari demografici, soprattutto questi, ma anche scenari geopolitici ed istituzionali, con particolare riferimento al rapporto tra Italia ed Unione europea. Senza alcuna velleità politica.

    Con vecchia e sincera cordialità, tuo

    Giulio Tremonti

     

     

     

    SCARONI BERLUSCONI SCARONI BERLUSCONI

    2. LA LEOPOLDA DEI ROTTAMATI

    G.D.M. per “la Repubblica”

     

    Qualcuno, probabilmente perché escluso, la chiama la “Leopolda dei rottamati”. Ma Giulio Tremonti ha fatto le cose in grande, e in gran segreto, per tentare la strada di un ritorno sulla scena. Da ieri, ad Artena, un paese vicino Roma a ridosso dei Castelli, l’ex potentissimo ministro dell’Economia riunisce per due giorni una platea di ospiti per «un’iniziativa culturale».

     

    I pullman messi a disposizione sono partiti dalla stazione Termini alle 17 di ieri. Sono stati requisiti due alberghi, l’Hotel degli Amici e il Fashion Hotel di Valmontone perché le stanze non erano sufficienti.

    tremonti tremonti

     

    Ma perché i “rottamati”? Gli inviti del senatore Tremonti sono partiti all’indirizzo della vecchia nomenklatura delle aziende di Stato. Che con il titolare del Tesoro ha avuto spesso a che fare. E ora sostituita dalle new entry di Matteo Renzi.

     

    Ci sono, nell’elenco degli invitati, i nomi di Fulvio Conti, ex amministratore delegato dell’Enel, Paolo Scaroni, ex capo di Eni, Giovanni Gorno Tempini, appena sostituito alla Cassa depositi e prestiti, Massimo Sarmi, già ad di Poste, Angelo Maria Petroni, ex cda Rai e di un altro ex ministro dell’Economia Vittorio Grilli.

    Fulvio Conti Fulvio Conti

     

    Non è detto che tutti abbiano aderito, vista la riservatezza dell’appuntamento. Conti conferma l’iniziativa ma fino all’ultimo ha rimandato la conferma per precedenti impegni.

     

    Tremonti non fa nomi, parla di inviti recapitati ad «accademici e manager», una platea interessata a discutere delle tendenze della società italiana, della nuova fase economica, degli scenari del futuro.

    MASSIMO SARMI MASSIMO SARMI

     

    In molti sono stati attirati da carisma e dalla capacità di analisi dell’ex ministro di Viale XX settembre. In realtà Tremonti sta anche rilanciando l’attività dei suoi studi professionali, legali e fiscali, di Roma e Milano. Ma non rinuncia a far circolare le sue idee, come fa già attraverso la presidenza dell’Aspen Institute Italia, anche se l’evento di Artena segue un binario parallelo.

     

    Tremonti spiega: «Non ci sono politici. È un appuntamento soprattutto per accademici e dintorni». Come dire: non sto creando un movimento politico tantomeno un partito. Ma dopo la segretezza di queste 48 ore, il senatore verificherà la risposta dei suoi interlocutori e farà conoscere l’esito dei lavori.

    TREMONTI CONTI SCARONI 9 TREMONTI CONTI SCARONI 9

     

    Del resto, il suo lavoro intellettuale di questi mesi, dopo la fine dell’epoca di impegno di primo piano sembra aver suscitato l’interesse anche del premier che due anni fa acquistò il libro di Tremonti “Bugie e verità, la ragione dei popoli”. Perché se è vero che quel sistema di potere è stata rapidamente archiviato dall’ascesa renziana, i protagonisti di allora pensano di avere ancora qualcosa da dire.

     

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