ELKANN DE BENEDETTI
(ANSA) - Il gruppo editoriale Gedi passa sotto il controllo di Exor ed è immediato il cambio di governance e dei direttori di tutte le testate giornalistiche. Maurizio Molinari è il nuovo direttore di Repubblica e direttore editoriale dell'intero gruppo. Maurizio Giannini è il direttore della Stampa e lo sarà anche del network di giornali locali Gnn. "Le decisioni che abbiamo preso definiscono le basi di una organizzazione chiara e coesa, premessa indispensabile per raggiungere i traguardi ambiziosi che ci siamo dati", sottolinea John Elkann assumendo il ruolo di presidente. Alla guida esecutiva c'è Maurizio Scanavino come amministratore delegato e direttore generale.
MARCO DE BENEDETTI
"Ci aspetta un percorso impegnativo e straordinario", dice Elkann: "Con coraggio e con senso di responsabilità abbiamo scelto di abbracciare l'innovazione e la trasformazione digitale per scrivere insieme il futuro del giornalismo e dell'intrattenimento di qualità". E come nuovo editore garantisce: "I principi che sono all'origine del nostro gruppo non cambieranno: continueremo a difendere la libertà di espressione e a impegnarci per garantire un'informazione responsabile e libera da qualunque condizionamento. I valori di sempre insieme a nuove idee saranno la nostra forza oltre che il punto di riferimento per tutte le persone che lavorano in Gedi".
john elkann 3
Nel nuovo assetto dei vertici giornalistici che affianca il riassetto azionario Mattia Feltri assumerà la direzione di Huffington Post continuando a firmare il 'Buongiorno' de La Stampa. Linus (nome d'arte di Pasquale di Molfetta) sarà il direttore editoriale del polo radiofonico con Radio Capital, Radio DeeJay, e m2o. A Molinari, come direttore editoriale del gruppo, il nuovo cda di Gedi affida "il compito di valorizzare la forza giornalistica, i prodotti editoriali e i contenuti intellettuali del gruppo anche attraverso lo sviluppo di progetti innovativi e multimediali". Il cda ha "espresso gratitudine per il lavoro svolto nel corso dell'ultimo anno" da Carlo Verdelli, direttore di Repubblica da febbraio 2019, e "piena solidarietà per le intimidazioni che sono state rivolte contro la sua persona". Nella società si chiudono gli anni legati al controllo della famiglia De Benedetti e si apre la stagione di Exor della famiglia Agnelli.
MAURIZIO SCANAVINO E JOHN ELKANN
L'acquisizione della quota del 43,78% da Cir, annunciata a inizio dicembre 2019, è stata perfezionata facendo confluire la partecipazione in una nuova società, Giano Holding che avrà in portafoglio il 60,9% del capitale sociale di Gedi ed il 63,21% dei diritti di voto. Rileverà infatti anche un 5,06% dalla Mercurio della famiglia Perrone ed il 6,07% delle 'partecipazioni Caracciolo', da Sia Blu e Giacaranda Caracciolo. Cir e Mercurio saranno azionisti in trasparenza di Giano con una quota del 5% ciascuno (con Exor hanno previsto patti parasociali ed una opzione put & call esercitabile dal terzo anno).
maurizio molinari
Per tutta l'operazione è stato mantenuto fermo lo stesso prezzo pagato a Cir, 0,46 euro per azione. Ed è il prezzo (in linea con gli attuali valori di Borsa) dell'offerta pubblica di acquisto obbligatoria che Giano Holding è tenuta a promuovere sulle altre azioni Gedi in circolazione, puntando al delisting, "Dopo la prima aggregazione del 2014 tra La Stampa e Il Secolo XIX, la cui storia è legata alla famiglia Perrone, sono lieto di continuare insieme ad Exor e John Elkann il mio impegno nell'editoria" commenta l'editore Carlo Perrone.
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