Estratto dell’articolo di Ugo Magri per “La Stampa”
SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo 1
Si potrebbe banalizzare la visita di Sergio Mattarella a Brandizzo sul presupposto che un presidente vada lì per incarnare le istituzioni, nella gioia come nel dolore; dunque non ci sia […] nulla di eccezionale nel suo mesto pellegrinaggio. E invece, ascoltando le parole del capo dello Stato, si comprende che il senso della presenza è tutt'altro; quell'atto di testimonianza alla stazione della tragedia suona come denuncia di un «oltraggio» più grande, il dramma delle vittime sul lavoro che fa tre morti al giorno di media.
La misura è colma, il tempo delle chiacchiere scaduto e Mattarella chiama la politica a farsene carico. Idem quando il presidente si spende per l'Europa oppure, come ieri a Torre Pellice, «capitale» della Comunità Valdese, esalta la libertà di tutte le fedi nel nome della fratellanza universale […]. Ma chi presta attenzione alle mosse presidenziali si accorge che c'è dell'altro. Parecchio di più.
sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare
L'insistenza di Mattarella su certi temi, […] la sua attenzione per le faglie che solcano il Paese, tutto questo […] fa trasparire una profonda preoccupazione. Si percepisce sul Colle il timore che - vuoi per le sfide planetarie, vuoi per le tensioni internazionali, vuoi per la piega che sta assumendo la lotta politica in Italia con lo sdoganamento di una destra estrema per nulla pentita - certi valori di solidarietà, coesione sociale, rispetto, reciproca tolleranza, equilibrio vengano messi in discussione.
Dunque si vada incontro a un imbarbarimento dei sentimenti collettivi all'insegna del «cattivismo» o, se si preferisce, a una "tabula rasa" dei valori su cui l'Italia del dopoguerra ha creduto e che sono riassunti nella Carta costituzionale. Un conto è aggiornarla, altro sarebbe rinnegarla.
giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno
Ieri, per esempio, Mattarella è tornato a denunciare con foga i nazionalismi. Da Torre Pellice ha citato un foglio clandestino della Resistenza che nel 1943 ammoniva: «La divisione in Stati nazionali dell'Europa è oggi il nemico più grave della impostazione e soluzione umana dei nostri problemi».
Teme che l'Unione venga vissuta come un nemico, magari con l'avvicinarsi delle elezioni europee. […] il presidente è tornato a battere sull'antifascismo, e non soltanto perché l'8 settembre ricorrerà l'ottantesimo anniversario dell'armistizio con gli Alleati che un certo filone conservatore bollò come «morte della Patria» […].
SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo
Mattarella avverte il pericolo che […] si smarriscano le radici del futuro. Pure la riaffermazione della libertà religiosa […] può essere intesa come un colpo d'avvertimento. Oggi nessuno contesta il diritto di praticare la propria fede; ma la pretesa che spesso riaffiora di definire il prototipo dell'italiano "medio", "normale", "vero" […] potrebbe generare un domani nuove discriminazioni e creare dei connazionali "atipici" perché ebrei, perché musulmani, perché valdesi. Il nostro Dna è sensibile, purtroppo, al richiamo della foresta.
sergio mattarella a brandizzo 3 sergio mattarella giorgia meloni sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 3 sergio mattarella a brandizzo 2