Marco De Risi per “il Messaggero”
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Picchiato, seviziato dal fidanzato della sorella per motivi banali, una litigata in casa terminata con un tentato omicidio. Era il 13 agosto. Il giovane ha anche pulito le macchie di sangue per depistare le indagini della polizia. Il ferito è un rumeno di 20 anni, incensurato e versa in gravissime condizioni in un letto dell'ospedale San Giovanni. Il ragazzo è stato picchiato a tal punto che i medici l'hanno operato d'urgenza per una grave emorragia cerebrale ma la sua prognosi rimane rigorosamente riservata. Sono gli investigatori della polizia ad avere indagato sul caso che non si è presentato per nulla facile e pieno di colpi di scena.
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Innanzitutto non si sa come il ragazzo sia arrivato in ospedale. Probabilmente è stato scaricato da qualcuno che poi è fuggito? È solo un'ipotesi, ma la polizia, per giorni, ha cercato di risalire con più precisione a come il giovane sia stato trasportato al nosocomio.
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LE IPOTESI Potrebbe essere stato anche un amico che non è stato identificato al pronto soccorso per la fretta della situazione. Quello che è certo è che il personale medico, davanti al paziente gravissimo ha chiamato il commissariato San Giovanni segnalando agli agenti il caso disperato. Subito i poliziotti si sono dati da fare. Qualcuno è arrivato all'ospedale per fare accertamenti. Ma il ragazzo rumeno è talmente grave che non può parlare, è intubato in Terapia Intensiva. Gli investigatori hanno fatto un passo decisivo, sono riusciti a risalire all'abitazione del giovane ferito. Lui abita in zona Tuscolana con la sorella ed il fidanzato di lei anche lui romeno, 25 anni, e con qualche precedente penale.
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COLPO DI SCENA Quindi si è verificato il primo colpo di scena: in casa sono state trovate tracce di sangue che il picchiatore aveva fatto di tutto per rimuovere. Un materasso anche se lavato, presentava tracce di sangue ed anche le lenzuola trovate in lavatrice. Si tratta di tracce sbiadite e residuali che ha individuato la polizia scientifica con esami tecnici. Quindi, il caso ha avuto una svolta quando la polizia ha ascoltato sia la fidanzata che il ragazzo: versioni contrastanti le loro e piene di lacune. Lui ha detto di avere trovato la porta aperta e di avere visto il giovane (che versava in fin di vita) solamente sbronzo.
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LA RICOSTRUZIONE Il rumeno, così come hanno ricostruito, gli investigatori, ha aggredito selvaggiamente in casa il ventenne al culmine di un litigio. Gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore della vittima. Le contraddizioni in fase d'interrogatorio e le macchie di sangue in casa hanno portato il Giudice per le Indagini Preliminare a emettere un'ordinanza di carcerazione per il romeno di 25 anni che deve rispondere di lesioni gravissime. Gli agenti del commissariato San Giovanni hanno anche ascoltato i vicini dei romeni. Tutti hanno segnalato alla polizia che la sera del 13 agosto hanno sentito i rumori di una furiosa lite provenire dall'abitazione dei ragazzi romeni: grida spaventose e poi il silenzio.
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