Marco Gasperetti per il ''Corriere della Sera''
CLASSE ASILO
È l’ultimo giorno di scuola e, come da tradizione, le maestre distribuiscono un dono ai bambini della scuola materna. In classe c’è emozione tra i piccoli alunni e anche Giovanni (nome di fantasia), 4 anni appena compiuti non vede l’ora di scartare il suo. Che cosa sarà? Chiede emozionato a un amichetto mentre le maestre hanno iniziato a distribuire i regali. Lo saprà poco dopo quando i pacchi saranno finiti e lui resterà a mani vuote. Un errore? Macché, una punizione, perché Giovanni è stato «cattivo», anzi «troppo agitato a causa del suo carattere», spiegano le insegnanti mentre il piccolo alunno ha i lucciconi agli occhi. «Se ti comporterai bene lo avrei a gennaio», aggiungono le insegnanti mentre gli altri bambini hanno già iniziato a giocare con i doni.
Provvedimenti disciplinari
Giovanni è l’unico a uscire da scuola senza avere in mano il pacchetto natalizio e si vergogna tanto, è mortificato. Torna a casa e in lacrime racconta tutto alla mamma. La signora quasi non ci crede, pensa a un fraintendimento, poi chiama la scuola e, secondo il racconto che poi farà sui social, riceve una conferma che ha il sapore della beffa. «Babbo Natale non è passato dovrà aspettare l’anno prossimo», le avrebbe detto un’insegnante, confermando che il figlio è troppo esuberante e indisciplinato. La notizia in poco tempo diventa virale sui social con una raffica di commenti contro le insegnanti e di consolazione per il piccolo protagonista della storia.
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Che viene pubblicata anche sul Tirreno. La preside della scuola della Versilia storica si scusa con i genitori e chiede alla mamma del bambino di poterla incontrare. Ma il provveditore di Lucca, Donatella Buonriposi, fa sapere di aver disposto l’apertura di un’indagine interna e non esclude un provvedimento disciplinare contro le maestre. Che dovranno spiegare che razza di pedagogia è quella che hanno adottato nei confronti di Giovanni e da quale manuale di scienze dell’educazione l’abbiano appresa. Intanto Giovanni ritrova un po’ di serenità con i giochi che, stavolta, Babbo Natale non si è dimenticato di lasciare sotto l’albero. Quello di casa.