Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”
BONDAGE PER IL SESSO
Il funzionario dell' ambasciata del Brasile sarebbe morto soffocato durante una pratica bondage Un gioco sessuale finito male. Forse si tratta di bondage. Quasi sicuramente si è cercato di provocare un' asfissia erotica. La cosa sarebbe poi degenerata con la morte di un funzionario dell' ambasciata brasiliana di 40 anni.
BONDAGE PER IL SESSO
A conferma del fatto che si tratti di un party a luci rosse c' è il collare in pelle che l' uomo senza vita ancora indossava. Il quarantenne è stato rinvenuto così lunedì mattina dalla moglie, nudo nel letto del loro appartamento nel quartiere di Monteverde. La stessa donna ha poi spiegato agli inquirenti che lei, quel fine settimana, non si trovava col compagno. Inoltre ha raccontato, sempre agli investigatori, che il consorte aveva una relazione con un uomo.
La procura ha deciso perciò di aprire un fascicolo per omicidio colposo. Il pubblico ministero Maurizio Arcuri ha incaricato il medico legale Giorgio Bolino, dell' Università La Sapienza, di eseguire l' autopsia. La relazione finale sarà depositata solo tra una sessantina di giorni. Tuttavia da un primo esame esterno è stata formulata un' ipotesi sul decesso del quarantenne. Sarebbe morto per soffocamento.
BONDAGE PER IL SESSO
A causargli l' asfissia sarebbe stato proprio quel collare stretto al collo durante il rapporto. Inoltre, lo specialista nominato dalla procura, avrebbe rilevato tutta una serie di buchi nelle braccia della vittima. Si suppone possa trattarsi di agopuntura. O forse, anche in questo caso, potrebbe essere stato praticato un altro gioco erotico spinto fino all' estremo. Gli investigatori non escludono nemmeno l' ipotesi di un party a base di cocaina. Per questo motivo il pubblico ministero Arcuri ha richiesto al camice bianco di disporre un esame tossicologico. Il quarantenne, tra l' altro, non godeva di ottima salute.
BONDAGE PER IL SESSO
Perciò il magistrato ha ordinato di acquisire la cartella clinica dell' uomo. Le risposte decisive, per fare luce su questa storia, le potrà fornire solo la persona con cui il funzionario dell' ambasciata ha passato la notte. Ad oggi di lui non c' è alcuna traccia. Gli inquirenti lo stanno cercando. E il fatto che non si trovi fa propendere ancora di più gli investigatori su un suo coinvolgimento nel decesso del quarantenne.
SOTER MULE'
E' questa una vicenda che ricorda, per certi aspetti, il caso di Soter Mulè. L' ingegnere di 48 anni condannato definitivamente, il 22 settembre del 2016, a tre anni di carcere per omicidio colposo. Mulè è il responsabile della morte di una ragazza di 23 anni avvenuta durante un 'gioco' erotico molto pericoloso. Una forma di sesso estremo con nodi e corde mediante le quali due ragazze, la notte tra il 9 e il 10 settembre 2011, erano state legate da Mulè in un garage di un palazzo di via di Settebagni.
SHIBARI-MULE'
Le giovani erano consenzienti, e accettarono quella sera di aderire alla ' pratica' dello ' shibari' - una sorta di ' bondage' giapponese. La ventitreenne rimase soffocata dal cappio che aveva intorno al collo, mentre l' altra giovane riuscì a cavarsela dopo qualche giorno in ospedale. L' ingegnere, quando si accorse di quello che stava accadendo, prestò i primi soccorsi e chiamò l' ambulanza.
L' uomo venne, comunque, subito arrestato dalla polizia con l' accusa di omicidio, due giorni dopo venne affidato ai domiciliari. La condotta di Mulè fu, per molti aspetti, collaborativa con la giustizia. Diverso fino ad ora è invece il comportamento assunto dalla persona con cui il funzionario brasiliano ha trascorso la notte. Di lui per ora non c' è traccia.