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    UN LEONE ABBATTUTO A COLPI DI SMS - UN DOCUMENTO SMENTISCE QUANTO FINORA SOSTENUTO DAL DIRETTORE DI RAI1, OVVERO CHE LA RESPONSABILITÀ FOSSE DA ATTRIBUIRE A RAI COM DIRETTA DAL RENZIANO DE SIERVO – PER LE NOMINE DEI NUOVI DIRETTORI DI RETE SI DOVRÀ ATTENDERE IL CDA DI FEBBRAIO


     
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    Giuseppe Alberto Falci per “la Repubblica”

     

    giancarlo leone con la moglie diamara parodi delfino giancarlo leone con la moglie diamara parodi delfino

    Il controllo editoriale da parte della Rai doveva esserci ma alla fine qualcosa è saltato. In un documento, relativo alla trasmissione “L’Anno che verrà”, viale Mazzini aveva previsto il monitoraggio degli sms inviati dai telespettori. Con un particolare di non poco conto: la Rai aveva altresì rivendicato la responsabilità editoriale.

     

    Di fatto, il documento smentisce quanto finora sostenuto dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone, ovvero che la responsabilità fosse da attribuire a Rai Com. Così recita il testo: «[...] La Rai si riserva comunque la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di validare editorialmente - ai fini della messa in onda e della successiva pubblicazione sul sito internet - i messaggi inviati dagli spettatori.[...]». Parole inequivocabili che lasciano il segno.

    GUELFI 1 GUELFI 1

     

    A questo punto la posizione di Leone è sempre più in bilico, soprattutto se si tiene conto delle dure reazioni della Santa Sede, che in un articolo su l’Osservatore romano aveva parlato di una Rai «fuori controllo, con l’alibi dello share», dopo la messa in onda di un sms di un telespettatore di Taranto contenente una bestemmia. Per non parlare della presa di posizione del consigliere Rai Guelfo Guelfi che ha accusato Leone di «avere offeso gli italiani che hanno acceso Rai1 per accogliere il nuovo anno».

     

    LUIGI DE SIERVO LUIGI DE SIERVO

    Insomma lo scenario si complica sempre più. Avviata l’indagine interna sulla falla nel countdown, il dg Antonio Campo Dall’Orto si prepara a incassare i pieni poteri da capo azienda che gli assegna la riforma ad avviare l’era del rinnovamento a Viale Mazzini. Primo step: il cda del prossimo 13 gennaio quando arriverà sul tavolo la modifica dello statuto aziendale. Mentre per le nomine dei nuovi direttori di rete si dovrà attendere il cda di febbraio.

     

    In questo quadro, anche i consumatori (Codacons) scendono in campo. E oggi presentaranno un doppio esposto: alla Corte dei Conti, perché «vogliamo conoscere quanto ha speso l’azienda per la trasmissione». La Rai infatti avrebbe stipulato con la Regione Basilicata una convezione di 450 mila euro fino al 2019. L’altro esposto, invece, alla procura della Repubblica di Matera, perché valuti se il countdown anticipato del primo dell’anno «possa configurare ipotesi penalmente rilevanti come quella di truffa aggravata a danno dei telespettatori».

    selfie giancarlo leone selfie giancarlo leone

     

    il cuore della isoardi per giancarlo leone il cuore della isoardi per giancarlo leone

    Intanto continuano le proteste del mondo della politica. Fabrizio Cicchitto (Ncd) risponde per le rime al Vaticano: «Francamente non capiamo la posizione dell’Osservatore Romano sulla Rai nel senso che per un incidente indubbiamente deplorevole non si può trarre la conseguenza che la Rai è fuori da ogni controllo a meno che non si voglia usare un incidente per una operazione di organigrammi che francamente ci lascerebbe molto perplessi”. Mentre Maurizio Gasparri (Fi) giudica «imbarazzante il silenzio di Campo Dall’Orto » e insiste per un’audizione in tempi brevi del dg in Vigilanza.

     

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