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    “UN MESE PER SCONFIGGERE PUTIN” - CON IL VERTICE DI RAMSTEIN NASCE L’ALLEANZA PER DARE ARMI PESANTI ALL’UCRAINA - GLI USA: "DOBBIAMO MUOVERCI CON IL RITMO DELLA GUERRA" - ANCHE LA GERMANIA ACCANTONA LA PRUDENZA INIZIALE E CONSEGNA DIVERSI BLINDATI DOTATI DI CANNONI ANTI-AEREO – ZELENSKY LANCIA L’ALLARME DOPO LE OPERAZIONI IN TRANSNISTRIA: “PUTIN VUOLE SMEMBRARE L’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE” – ESPLODE DEPOSITO DI MUNIZIONI IN RUSSIA


     
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    Da corriere.it

     

     

    Zelensky: Putin vuole smembrare e ridisegnare l’Europa centro-orientale

    VOLODYMYR ZELENSKY VOLODYMYR ZELENSKY

    Le parole pronunciate ieri da Nikolay Patrushev, tra i massimi e più ascoltati consiglieri di Vladimir Putin, non erano casuali. E a Kiev, dove conoscono bene il loro peso, sono state ascoltate con attenzione.

     

    Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto messaggio notturno alla nazione (e al mondo), ha accusato la Russia di Putin di volere smembrare e ridisegnare i confini dell’Europa centrale e occidentale.

     

    «L’obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell’Ucraina, ma di smembrare l’intera Europa centrale e orientale e sferrare un colpo globale alla democrazia», ha detto Zelensky: riferimento esplicito a quanto detto ieri da Patrushev (che parlava di uno smembramento dell’Ucraina come risultato finale delle «politiche messe in atto dal governo di Kiev e dai suoi alleati»).

     

    Secondo Zelensky, per raggiungere il suo obiettivo Putin è pronto ad allargare il perimetro del conflitto alla Transnistria: «ovviamente», ha detto, riferendosi alle due esplosioni registrate nella repubblica separatista filorussa della Moldova, «questo viene fatto per destabilizzare la situazione nella regione», ad opera dei servizi segreti russi.

     

     

     

    L’ESITO DEL VERTICE DI RAMSTEIN, CON I PAESI CHE SOSTENGONO L’UCRAINA

    (Giuseppe Sarcina) Quattro-cinque settimane per «sconfiggere» Vladimir Putin, con gli Stati Uniti al comando di un «gruppo di contatto» formato da 43 Paesi.

    lloyd austin volodymyr zelensky antony blinken lloyd austin volodymyr zelensky antony blinken

     

    Con il vertice di Ramstein di ieri si è aperta una nuova fase militare — e anche politica — del conflitto.

     

    È un cambio di passo studiato da settimane dal Pentagono, naturalmente con l’avallo del presidente Joe Biden, e assecondato dagli alleati della Nato.

     

    Ieri il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha accolto gli altri ministri nella base americana in Germania con un senso di urgenza: «Le prossime settimane saranno decisive. L’Ucraina può vincere e penso che tutti noi dovremmo fare il possibile per aiutarla. Ma ora occorre fare presto, non c’è tempo da perdere, dobbiamo muoverci con il ritmo della guerra».

     

    antony blinken e lloyd austin incontrano zelensky a kiev antony blinken e lloyd austin incontrano zelensky a kiev

    Praticamente tutti i partecipanti ne hanno preso atto. Il caso più vistoso è quello della Germania, che ha accantonato la prudenza iniziale. La ministra della Difesa Christine Lambrecht si è presentata al vertice con l’annuncio più sostanzioso: la consegna di un numero non ancora precisato di blindati Gepard (o Cheetahs) dotati di cannoni anti-aereo. La Krauss-Maffei Wegmann, industria bavarese, ha fatto sapere di aver circa 50 semoventi pronti per la consegna.

     

    La riunione è stata aperta dal ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov che ha elencato i bisogni dell’esercito schierato nel Sudest del Paese. Oltre a quello della Germania, ci sono stati gli impegni pubblici di Gran Bretagna (missili anti-aereo) e Canada (otto blindati).

     

    L’Italia ha confermato la fornitura di un secondo round di sistemi anti-aereo, anti-carro, oltre a mortai e munizioni. Nei prossimi giorni dovrebbero partire anche ordigni più pesanti.

     

     

    Usa agli alleati: muoversi alla velocità della guerra

    antony blinken volodymyr zelensky antony blinken volodymyr zelensky

    Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha esortato gli alleati dell’Ucraina a «muoversi alla velocità della guerra» per portare più armi a Kiev. Ne dà notizia l’Ap.

     

    Kiev: colpito e distrutto sistema missilistico russo nell’Isola dei Serpenti

    Le forze armate ucraine hanno dichiarato di aver colpito postazioni russe sull’Isola dei Serpenti, in particolare il posto di comando. Nel corso dell’attacco sarebbe stato distrutto un sistema missilistico antiaereo Strela-10. Lo rende noto il Comando Operativo `Sud´, secondo quanto riportato dalla Ukrainska Pravda. Sempre secondo il comando ucraino le truppe russe hanno cercato di avanzare verso la regione di Mykolayiv vicino ai villaggi di Tavriyske e Nova Zorya, ma non hanno avuto successo, subendo perdite significative fino a ritirarsi.

     

     

    Deposito di munizioni in fiamme in Russia

    vertice ramstein vertice ramstein

    Un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka nella regione di Belgorod, nella Russia occidentale, vicino al confine con l’Ucraina: lo scrive il governatore della regione Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram, secondo quanto riportato dalla Tass. «Ho appena contattato il capo dell’insediamento rurale di Golovinsky, Denis Zolotukhin. Secondo le informazioni preliminari, un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka», ha scritto.

     

    Gladkov ha affermato che non sono stati segnalati danni a edifici residenziali o vittime civili. Ha poi aggiunto sul suo canale Telegram che forti scoppi, simili a esplosioni, sono stati uditi nella città di Belgorod, nella Russia occidentale, non lontano dal confine con l’Ucraina a partire dalle 3:35 ora di Mosca. «Intorno alle 3:35 sono stato svegliato da un forte rumore, come un’esplosione.

    vertice ramstein vertice ramstein

     

    Mentre stavo scrivendo questo post, si sono sentite altre tre esplosioni», ha scritto Gladkov, secondo la Tass. Le cause dell’incendio non sono state ancora rese note, ma da giorni gli analisti si interrogano sulla posta di eventuali sabotaggi dietro ai numerosi incidenti registrati in infrastrutture militari, ma non solo, registrati in Russia da quando è scoppiata la guerra, come ricostruito in questo articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio.

    esplosione deposito russo munizioni esplosione deposito russo munizioni

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