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    UN’ORA PUÒ VALERE LA VITA! - MELANIA RIZZOLI: “CHI È COLPITO DA INFARTO, ICTUS, TRAUMI, EMORRAGIE E SEPSI, SE ARRIVA ALLA OSSERVAZIONE MEDICA SPECIALISTICA ENTRO I SESSANTA MINUTI DALL’INSORGERE DELLA SINTOMATOLOGIA, HA UN’ALTA PROBABILITÀ DI SOPRAVVIVERE E DI VEDER RISOLTA LA PATOLOGIA IN ATTO IN MODO PIÙ CHE SODDISFACENTE - I CASI CLINICI TEMPO DIPENDENTI HANNO LA POSSIBILITÀ 4 VOLTE PIÙ ALTA RISPETTO ALLE STIME UFFICIALI DI VEDER STRONCATA OD ARRESTATA LA PATOLOGIA.."


     
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    Estratto dell’articolo di Melania Rizzoli per "Libero quotidiano"

     

    melania rizzoli foto di bacco (2) melania rizzoli foto di bacco (2)

    La scorsa settimana si è avuta notizia di tre personaggi famosi italiani che hanno avuto improvvisi ed inaspettati accidenti vascolari, con esiti differenti determinati dalla tempestività di diagnosi e intervento medico.

     

    La giornalista e scrittrice Bice Biagi era sola in casa quando è stata colpita da un infarto o da un accidente cerebrale, e quando la sorella, che viveva con lei ed era uscita da un’ora per fare la spesa, è rientrata nell’ appartamento, l’ha trovata ormai senza vita, ancora seduta sul divano del suo salotto, morta improvvisamente senza aver avuto la possibilità di muoversi e di chiedere aiuto.

     

    L’attore Jerry Calà era in albergo a Napoli quando ha accusato un forte dolore alla bocca dello stomaco. Il giorno dopo avrebbe dovuto iniziare a girare le scene del suo ultimo film, per cui ha avvertito telefonicamente la produzione che in giornata non sarebbe andato sul set per le prove di rito.

     

    Infarto Infarto

    Il suo produttore però, preoccupato per lui e per l’inizio del film, nonostante la contrarietà dell’attore che minimizzava il suo sintomo, gli ha mandato un medico, il quale ha intuito immediatamente la criticità clinica e lo ha ricoverato in ospedale, dove è stata eseguita d’urgenza una angioplastica con applicazione di alcuni stent coronarici, che hanno evitato le conseguenze di un infarto cardiaco acuto in atto, e in pratica hanno salvato e guarito il paziente, che oggi sarà dimesso.

     

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    L’artista Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha avuto un ictus cerebrale mentre eseguiva la fisioterapia a domicilio con un operatore sanitario, il quale ha subito riconosciuto i sintomi ed intuito la gravità dell’evento ed altrettanto immediatamente lo ha soccorso e portato d’urgenza in ospedale, dove i medici hanno facilmente contenuto la patologia con le terapie d’urgenza specifiche, evitando così i consueti esiti invalidanti.

     

    ictus ictus

    […] A livello mondiale la prima ora in cui si sviluppa una malattia considerata potenziale letale è chiamata la “Golden Hour”, cioè l’ora d’oro in cui si può intervenire per salvare la vita ed impedire al soggetto di morire, poiché è scientificamente dimostrato che chi è colpito da infarto, ictus, traumi, emorragie e sepsi, se arriva alla osservazione medica specialistica entro i sessanta minuti dall’insorgere della sintomatologia, ha un’alta probabilità di sopravvivere e di veder risolta la patologia in atto in modo più che soddisfacente.

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    I casi clinici “tempo dipendenti” infatti, hanno la possibilità 4 volte più alta rispetto alle stime ufficiali di veder stroncata od arrestata la patologia acuta sul nascere, nella sua fase ancora di insorgenza, prima che raggiunga la gravità spesso fatale senza le cure adeguate.

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