Marco Mensurati per La Repubblica
lega a diritti tv
Se è vero che i soldi sono una delle unità di misura più affidabili per decretare lo stato di salute di un' impresa beh, allora oggi possiamo dire che "l' azienda calcio" non se la passa poi così male. Ieri, dopo una lunga assemblea, la Lega ha infatti assegnato i diritti tv della Serie A all' estero per il triennio 2018-2021 al colosso americano Img, per un valore complessivo 352 milioni di euro a stagione.
Il pacchetto aggiudicato è comprensivo dei diritti di trasmissione della serie A (340), e dei diritti per il betting, cioè per la trasmissione in streaming sui siti di scommesse (12). Altri 4 milioni, invece, verranno pagati dalla Rai per la trasmissione del calcio alle comunità italiane all' estero, per un totale - con gli investimenti accessori - di 371 milioni. E ancora da assegnare la Coppa Italia e la Supercoppa italiana.
lega a
Quella che gli americani si sono impegnati a pagare è una cifra decisamente superiore alle aspettative. Basti pensare che alla vigilia dell' asta si parlava di un target finale, complessivo, stimato intorno ai 300 milioni di euro.
Un numero che in molti consideravano troppo ottimistico, anche in considerazione del fatto che nella precedente lo stesso prodotto era stato aggiudicato alla Mp Silva per 187 milioni di euro.
Ed è proprio il raffronto con quel risultato (un incremento del 100%), la vera notizia di ieri.
de laurentiis
Perché non è un segreto per nessuno che i critici del vecchio sistema di aggiudicazione hanno sempre sostenuto che la Serie A all' estero era pesantemente e volontariamente sottovalutata dalla coppia Marco Bogarelli (al tempo n. 1 dell' advisor di Lega, Infront) e Riccardo Silva (titolare della Mp Silva). Anche per questo il commissario Carlo Tavecchio e i suoi vice, Paolo Nicoletti e Michele Uva, insieme a Luigi De Siervo (il nuovo presidente di Infront) hanno deciso di cambiare radicalmente la struttura del bando internazionale. Puntando su un' offerta decisamente più aperta e variegata.
Alla fine alla Lega sono arrivate una trentina di proposte. Tre delle quali erano più o meno sullo stesso livello. Questo, spiegano i tecnici che hanno seguito l' assemblea, ha permesso di valutare in maniera più consapevole le singole offerte. E alla fine non è stata scelta la più ricca (che, guarda caso, era proprio quella di MpSilva) ma quella più «convincente sul piano del progetto industriale», cioè quella di Img (che aveva offerto una manciata di milioni in meno).
LEGA A DIRITTI TV
Tra i nostalgici della precedente gestione non manca chi fa notare come il risultato portato a casa da De Siervo sia, sì, ottimo, ma comunque in linea con l' andamento degli altri campionati europei. Che però sono da sempre realtà difficilmente paragonabili a quella italiana. Sono punti di vista, come quello, isolato, quello di De Laurentiis, unico insoddisfatto: «una cifra ridicola». La verità indiscutibile è che nessuno, alla vigilia, si aspettava un risultato del genere. Che adesso potrebbe avere conseguenze anche sul prossimo bando per i diritti domestici.
L' obbiettivo dichiarato resta quello di fare almeno un miliardo di euro (l' attuale valore è 978 milioni). Ma Sky e Mediaset sono due ossi molto duri.
INFRONT LUIGI DE SIERVO TAVECCHIO BENEDINI LOTITO BOGARELLI