DISTURBATORE DI FREQUENZE
Gerry Freda per www.ilgiornale.it
Un papà francese rischia seri guai giudiziari per avere preso, a metà mese, una decisione drastica nei riguardi del figlio, accusato dal genitore di passare troppo tempo con gli occhi incollati al cellulare e a utilizzare Internet e i social network. L'uomo, residente nel paesino di Messanges, nel dipartimento delle Landes, nel sudovest del Paese, ha infatti finito per togliere la connessione web non solo alla propria abitazione, ma anche a "un intero quartiere".
DISTURBATORE DI FREQUENZE INTERNET
Per stroncare al figlio la navigazione web, questo padre ha infatti deciso di impiegare di notte un wave jammer, ossia un disturbatore di frequenze illegale in Francia, in quanto possederlo è un reato punito dagli articoli 340, 617 e 617 bis del Codice Penale transalpino. L'apparecchio in questione, essendo multi-banda e con un raggio di azione molto ampio, è infatti in grado di disturbare i segnali Wi-Fi provenienti sia dalla rete fissa sia da quella mobile.
DISTURBATORE DI FREQUENZE INTERNET
Proprio la potenza del jammer impiegato dal genitore ha determinato il blackout di Internet, da mezzanotte fino alle tre del mattino, non solo nella casa del responsabile, ma in un intero circondario di Messanges. Questa interruzione di rete ha fatto sì che tanti residenti della zona si ritrovassero senza linea telefonica e accesso al web.
DISTURBATORE DI FREQUENZE INTERNET
Alla fine, la presenza del disturbatore di frequenze installato da quel padre è stata rilevata da un operatore telefonico, che ha di conseguenza avvertito subito l’Anfr, l’Agenzia Nazionale delle Frequenze. I tecnici dell'agenzia governativa hanno così provveduto a loro volta, grazie a un ripetitore portatile, a individuare il forte segnale emesso dal jammer installato dal padre in questione nella propria abitazione.
DISTURBATORE DI FREQUENZE INTERNET
Quel genitore rischia adesso di pagare caro il suo tentativo estremo di staccare il figlio da Internet. L'uomo può appunto andare incontro a una multa fino a 30mila euro, ed eventualmente anche al carcere. Il soggetto incriminato, inoltre, dovrà pagare anche 450 euro per avere determinato l'ntervento dei tecnici dell’Agenzia Nazionale delle Frequenze.