Nicola Sorrentino per https://www.ilmattino.it
pedofilia
«Incapace di valutare i rischi dei suoi comportamenti, da genitore immaturo, mossa solo da bisogni primitivi ma consapevole di trarre vantaggi economici dallo sfruttamento della figlia. La sua condotta è stata omissiva, perché pur avendo la posizione di garanzia rispetto alla figlia minore, favoriva quegli incontri sessuali».
Eccole le motivazioni del gup del tribunale di Salerno per una madre 40enne di Castel San Giorgio, condannata a 7 anni di carcere per aver indotto la figlia di 13 a prostituirsi. Nella sentenza del giudice Vincenzo Pellegrino vengono ripercorsi i comportamenti della donna e del suo amico operaio, che per aver abusato sessualmente della figlia, è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di carcere.
Per il gup la donna non era «incapace di intendere e di volere», come sostenuto dalla difesa, «perché induceva la figlia alla prostituzione, ne sfruttava e, comunque, generalmente ne favoriva la prostituzione con il 62enne, accompagnandola agli incontri e lasciando che la minore avesse rapporti sessuali remunerati».