1 - CONTRORDINE CORONAVIRUS: IL PANICO È COLPA VOSTRA
la repubblica titolo di lunedi' 24 febbraio
Marco Palombi per “il Fatto quotidiano”
Dice: "Riapriamo Milano". Dice: "La prima malata: Ma quale paura? Stavo benissimo". Dice: "Coronavirus, allarme eccessivo". Dice: "L' Oms: Bene l' Italia, niente panico". A leggere i giornali ieri mattina ci siamo domandati: ma chi sarà stato quel cialtrone che ha diffuso il panico?
la repubblica titolo giovedi' 27 febbraio
È tutto talmente business as usual che sulle prime pagine è tornata pure la fantascienza tipo il governo di unità nazionale Renzi-Salvini. Anche Libero, già portatore sano del titolo "Prove tecniche di strage", ieri ci spiegava: "Virus, ora si esagera. Diamoci tutti una calmata". Il Messaggero ci ammaestrava invece sui pericoli della "info-demia": "La preoccupazione è che il continuo flusso di notizie sull' infezione stia creando un' ossessione collettiva".
libero titolo di domenica 23 febbraio
Voi dite? Devono essere cambiati un bel mazzo di direttori nella notte perché sulla scrivania ci sono ancora i giornali degli ultimi giorni: roba pulp, e citiamo solo i titoloni d' apertura dei maggiori, come "Mezza Italia in quarantena", "Il virus dalle zone rosse colpisce e contagia", "Tutto il Nord ostaggio del virus", "Nord, paralisi da virus", etc.
libero titolo di giovedi' 27 febbraio
Tra un po', siamo già rassegnati, dopo giorni di trasmissioni senza pubblico, eroiche interviste con mascherina dalla zona rossa, ossessivo conto dei morti, dei contagiati e dei loro parenti, cazzate a tema coronavirus sparse a ogni ora dei palinsesti, ci toccherà pure la predica anti-panico di quei succedanei del pensiero detti talk show. E vabbè, niente panico, anzi scusate se vi abbiamo spaventato dandovi retta, ci s' era dimenticati che non siete abituati.
la repubblica titolo di venerdi' 28 febbraio
2 - CHAT TRA MINISTRI E BUONE NOTIZIE PALAZZO CHIGI ORA COMUNICA COSÌ
Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
il new yorker si ispira a fontana
Questa è la storia di un' inversione a U. Brusca. Indispensabile. Ad alto rischio. Un restyling radicale del messaggio pubblico di fronte all' emergenza, lasciando però intatte le necessarie misure di contenimento del virus. Senza le quali le rassicurazioni evaporerebbero in fretta. La svolta. Partiamo dalla fine della storia. Mercoledì 26 febbraio, mattina. Il premier è sotto attacco. Il Paese paralizzato. L' economia soffoca.
Giuseppe Conte fissa il nuovo corso.
conte emergenza coronavirus
Fa contattare i ministri e gli staff. L' invito è a raccontare la realtà dei fatti, senza ridimensionare né allarmare. E «valorizzare le cose buone che stiamo facendo». La chat. Conte fa di più. Fa creare una chat di gruppo per i ministri e gli uffici stampa, «comunicateci le iniziative per coordinarci al meglio ». È una lista broadcast su WhatsApp: l' sms sembra individuale, ma è collettivo. «In questa fase di gestione dell' emergenza - scrivono da Palazzo Chigi - è importante che ci sia un coordinamento anche sul piano comunicativo tra tutti i membri del governo.
conte emergenza coronavirus
Per questo, su input del Presidente Conte, abbiamo predisposto un servizio di aggiornamento puntuale con dati e informazioni ufficiali della Protezione civile». I messaggi. Servono a far parlare il governo con voce univoca, a preparare chi va in tv. Qualche esempio. «Oggi alle 16 al Mise Patuanelli incontra le principali sigle del mondo produttivo. Dialogo continuo con le imprese (in neretto, ndr) per far fronte agli impatti economici». Oppure: «Scuola, con ministra Azzolina abbiamo smentito voci incontrollate di chiusura delle scuole in tutta Italia ».
giuseppe conte con rocco casalino al dipartimento della protezione civile
Nella chat vengono comunicati anche i dati della Protezione civile sul contagio. E ancora, «le misure di sostegno alle zone rosse», «l' estensione del ricorso al lavoro agile». Oppure: «Oggi è anche utile valorizzare queste dichiarazione dell' Oms», quelle che riconoscono all' Italia la tempestività della reazione. Ma soprattutto, ricorda «il report quotidiano alla rete diplomatica italiana affinché le nostre ambasciate e i consolati possano trasmettere in tutto il mondo informazioni corrette e trasparenti sul reale impatto del coronavirus in Italia, con dati precisi e le località ben definite. Massimo impegno a contrastare le diffusioni di informazioni fuorvianti e imprecise».
FONTANA E CONTE attilio fontana si mette la mascherina
La svolta, letta in controluce, segnala che più di qualcosa non ha funzionato, in uno dei week end più drammatici della recente storia d' Italia. Ore difficili che hanno imposto la "revisione" del messaggio. L' allarme. Tutto inizia con i primi casi di Codogno. Palazzo Chigi, in guerra con Matteo Renzi, deve affrontare una notizia sconvolgente: spuntano decine di casi in poche ore. Conte detta la linea: dobbiamo essere «rapidi» e «contenere il contagio ». Il premier si gioca molto, dopo aver vantato col mondo interventi come il blocco dei voli. Ora maneggia tritolo. Blinda la zona rossa, chiede di tracciare al millimetro la catena del contagio. La reazione, questa la linea dettata, deve essere «efficiente » anche plasticamente. Per questo, riunisce i ministri nella war room della Protezione civile. E colleziona 16 apparizioni tv in poche ore.
GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO
Lo criticheranno molto, per questo. L' incidente. Succede lunedì, quando il Nord è sigillato, le scuole prudentemente chiuse per bloccare il contagio. Salvini è l' unico ad attaccare il governo. Conte è furioso.Stanco. Cade nella trappola. Si scaglia contro l' ospedale di Codogno, tocca la sanità lombarda a guida leghista. È la madre di tutti gli errori, un boomerang. Ammetterà in privato, in seguito: «Ho sbagliato a pronunciare quelle parole. Di grosso».
attilio fontana si mette la mascherina 2
conte speranza
Si scuserà con tutti - medici, governatori - ma non fermerà un titolo emblematico della Cnn: "Il pasticcio dell' ospedale italiano". L' unità nazionale traballa, parte la minaccia di commissariare le Regioni. La paralisi. Martedì mattina. Milano è deserta. L' economia ferma. Il premier ordina di aggiustare il messaggio. Chiede alla Rai di abbassare i toni. Ammette, di fatto, alcuni errori. Organizza, e siamo a ieri, una passeggiata nel centro di Napoli al fianco di Macron, uno spot per mostrare un Paese sicuro. Nicola Zingaretti, intanto, vola a Milano per un aperitivo nel cuore della movida. E il sindaco Beppe Sala lancia uno video che diventa virale: #milanononsiferma. L' inversione a U è completata.