Nanni Delbecchi per il “Fatto Quotidiano”

SEVERGNINI ERBA DEI VICINI 2

L’erba di Beppe dev' essere davvero buona, almeno a giudicare dalla prima puntata dell' Erba dei vicini con cui Beppe Severgnini ha debuttato nella conduzione (lunedì sera, Rai3).

Per scoprire se si vive meglio da noi o negli altri Paesi, a partire dal derby Italia -Germania, Beppe sperimenta una nuova formula: un quarto di Sandro Paternostro, un quarto di Daria Bignardi (si è fatto le ossa nei programmi dell' amica Daria), un quarto di Carlo Conti e un quarto di Crozza. Un po' presenta, un po' intervista, un po' reclama il televoto, un po' cazzeggia.
 

La valletta non c' è, ma solo perché lui non si sente di fare anche quella, anche il narcisismo ha i suoi limiti. Quesito dopo quesito, l' erba sale assai più degli ascolti. Guadagna più un ingegnere tedesco o un ingegnere italiano? I turisti amano più Roma o Berlino?

SEVERGNINI ERBA DEI VICINI 3

Parrebbero domande scontate, e in effetti è così, osserva Beppe, "ma proprio per questo sono interessanti". Altre sono più complesse: conviene avere otto anni a Genova o ad Amburgo? Sono meglio i cantanti neomelodici napoletani o quelli della Volkmusik bavarese? Se Angela Merkel fosse nata in Italia, sarebbe diventata Angela Merkel?
 

SEVERGNINI ERBA DEI VICINI

Mastino di razza, Beppe teme un' unica cosa al mondo: la notizia. Intervistando l' economista Roberto Perotti ci inciampa per caso: "Lei è commissario del governo alla spending review" "Veramente mi sono dimesso sabato". Momento di terror panico, poi Beppe torna a spulciare la busta paga dell' ingegner Hans Pincopallo. Dopo un quarto d' ora ha un ripensamento. "Ma scusi, perché si è dimesso?
 

"Non mi sentivo molto utile". Un' altra notizia, si salvi chi può. Ma se Severgnini avesse proposto L' erba dei vicini alla tv tedesca invece che alla Rai, glielo avrebbero fatto fare? Da questo momento potete cominciare a votare.

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