Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”
corvi vaticano
Il sospetto, fondato, è che Oltretevere siano tornati a svolazzare i corvi, come ai tempi di Vatileaks e del maggiordomo di Ratzinger. Il dato di fatto è che è stata scoperta la violazione informatica di un computer assai delicato: quello di Libero Milone, 67 anni, Revisore generale della Santa Sede, nominato a giugno da papa Francesco.
La sala stampa vaticana, ieri, non ha commentato l' indiscrezione anticipata in tv da Luigi Bisignani e pubblicata da il Tempo , «al momento non abbiamo nulla da dire». Ma Oltretevere si viene a sapere che la Gendarmeria vaticana ha aperto un' indagine per scoprire chi, nelle ultime settimane, abbia cercato e sia in parte riuscito a leggere i file riservati del pc. Libero Milone ha subito presentato denuncia alla Gendarmeria.
Luigi Bisignani con Giulio Andreotti
A lui Francesco ha affidato il compito di lavorare «in piena autonomia e indipendenza» e guidare il nuovo ufficio che ha coronato la riforma delle finanze e degli enti economici in nome della trasparenza e del controllo. In base allo statuto, l' ufficio del revisore è l' ente cui è affidato il compito di revisione dei dicasteri della Curia romana, delle istituzioni a essa collegate e delle amministrazioni che fanno capo al Governatorato della Città del Vaticano.
marco antonellis libero milone emanuele calvario_resize
Milone ha lavorato per 32 anni nella società di revisione e consulenza Deloitte, fino a divenirne amministratore delegato per l' Italia. Un compito delicatissimo: il Revisore può controllare ciò che ritiene opportuno e risponde al Papa.
Francesco è determinato fin dal primo giorno del pontificato, del resto le congregazioni generali che hanno preceduto il conclave del 2013 ne avevano discusso come una sorta di mandato al nuovo Papa: basta scandali finanziari, basta spreco delle risorse.
BERGOGLIO RATZINGER
Chi ha violato il computer del Revisore, comunque, ha lasciato tracce. Nel corso delle indagini potrebbero essere sequestrati altri computer. Sarebbero stati trafugati testi sulle revisioni contabili, documenti sulla riorganizzazione in atto nei dicasteri. Il tutto in un momento particolare, visto che la prossima settimana si annuncia la pubblicazione di due libri che promettono «documenti» inediti, «registrazioni» e «carte» varie sulle finanze vaticane: «Via Crucis» di Gianluigi Nuzzi e «Avarizia» di Emiliano Fittipaldi.
GEORGE PELL
Negli ultimi mesi, del resto, si è parlato di tensioni interne crescenti: la Segreteria per l' Economia guidata dal cardinale australiano George Pell - uno dei porporati conservatori che all' inizio del Sinodo - ha scritto al Papa una lettera nella quale si paventava un' assemblea pilotata - ha visto ridimensionati i propri poteri.
VIA CRUCIS - GIANLUIGI NUZZI
Pochi giorni fa il Papa ha scritto una lettera al Segretario di Stato Pietro Parolin nella quale si diceva che «le assunzioni ed i trasferimenti del personale dovranno essere effettuati nei limiti delle tabelle organiche, con il nulla osta della Segreteria di Stato». Se a questo si aggiungono le «azioni di disturbo» che hanno scandito le tre settimane del Sinodo - dalla lettera dei cardinali al Papa alla notizia smentita di una malattia di Francesco - si capisce il timore che qualcuno voglia ricreare un clima velenoso. Oltretevere, peraltro, si esprime «grande tranquillità».
EMILIANO FITTIPALDI AVARIZIA
Il Papa e i suoi collaboratori «sono determinati a fare ordine, se necessario pulizia». E si mette in conto che ci siano reazioni: «Non tutti sono contenti di questa inversione di tendenza cominciata con Benedetto XVI. Ma si andrà avanti».