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    VIA LIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI AL DECRETO AIUTI BIS, MA "LA COPERTA E' CORTA" – DAL TAGLIO DEL CUNEO ALLA RIVALUTAZIONE ANTICIPATA DELLE PENSIONI, DALLE MISURE SU BOLLETTE E ACCISE ALLA NUOVA STRETTA SUGLI EXTRAPROFITTI, TUTTI GLI INTERVENTI PER OLTRE 14 MILIARDI - DOPO LE CRITICHE DEI SINDACATI, ARRIVANO GLI ATTACCHI DELLE PROVINCE: “MANCANO LE RISORSE PER COPRIRE IL CROLLO DELLE ENTRATE" - SUL TAVOLO DEL GOVERNO ANCHE IL DECRETO ATTUATIVO DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PENALE, LEGATA AL PNRR…


     
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    Da corriere.it

     

    draghi draghi

    Il Consiglio dei ministri riunito a Palazzo Chigi ha dato il via libera al Decreto Aiuti bis che contiene misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali. Il documento stanzia risorse per oltre 14 miliardi con interventi anti-inflazione, contro la siccità e per il sostegno al reddito delle famiglie e all’attività delle imprese provate dalla crisi energetica. Le novità per lavoratori, pensionati e consumatori.

     

     

    IL DECRETO AIUTI BIS

    Da ansa.it

     

    E' stato approvato il decreto aiuti bis: il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha dato il via libera al provvedimento con nuovi sostegni per famiglie e imprese.

    Dopo i sindacati, che hanno ieri criticato le "risorse insufficienti" previste nel provvedimento oggi ad attaccare sono le province.

    MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

    "Il Governo - ha detto il presidente dell'UPI Michele de Pascale - non rispetta impegni: mancano le risorse per coprire il crollo delle entrate.

     

    Servizi a rischio". Nell'ultima bozza, ancora soggetta a modifiche, del decreto aiuti bis, spuntano nuove misure legate alle tassa sull'extragettito. Nel provvedimento però l'articolo, dopo il titolo ('Misure in materia di versamenti del contributo straordinario'), è ancora vuoto. Nel provvedimento sono previste anche misure a favore dell'Ilva. 

     

    Arriva una riduzione di 630 milioni alla dote per il 2022 per l'assegno unico: lo prevede l'ultima bozza del decreto aiuti bis, ancora soggetta a modifiche. La sforbiciata arriva in seguito al "monitoraggio al 30 giugno" della spesa che l'Inps effettua ogni mese, come previsto dalle norme che hanno istituito l'assegno, "anche in via prospettica sulla base delle domande pervenute e accolte".

     

    DECRETO AIUTI BIS

    Da repubblica.it

    MARIO DRAGHI ROBERTO GAROFOLI MARIO DRAGHI ROBERTO GAROFOLI

    Taglio al cuneo fiscale, rivalutazione anticipata delle pensioni, sconti in bolletta e taglio delle accise prorogati e nuova stretta sugli extraprofitti. L'ultimo decreto economico dell'era Draghi ha ricevuto il via libera del consiglio dei ministri. Un provvedimento da 14,3 miliardi sulla cui ripartizione delle risorse però la discussione resta ancora aperta a poche ore dal semaforo verde  atteso dal governo.

     

     

    I nodi da sciogliere riguardavano soprattutto cuneo fiscale e pensioni. Presentando le misure ai partiti il governo ha parlato di un riduzione dell'1% del costo del lavoro e di una rivalutazione del 2% per gli assegni di chi lascia il lavoro. Troppo poco secondo i sindacati, che hanno chiesto su questo fronte un intervento più robusto.

     

    Guerra: "Da sindacati obiezioni fondate ma la coperta è corta".

    MARIO DRAGHI AL SENATO MARIO DRAGHI AL SENATO

    "Alcune delle obiezioni dei sindacati sono fondate, ma la coperta è abbastanza stretta". Lo ha detto la sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra, rispondendo ai microfoni di Radio Anch'io alle critiche dei sindacati sugli stanziamenti del decreto Aiuti bis a favore di lavoratori e pensionati. "La necessità di focalizzarsi sui soggetti a basso reddito e a reddito fisso è condivisa, che rispetto alle esigenze si possa fare non moltissimo è altrettanto vero", ha spiegato. "I conti sono ancora in corso di definizione" e infatti anche nell'incontro di ieri a Palazzo Chigi con i rappresentanti dei partiti "cifre non sono state date", ha aggiunto Guerra. "Il rilievo fatto dai sindacati sul cuneo è giusto, complessivamente quello che si dà è meno dei 200 euro una tantum e questo fa pensare", tuttavia, ha concluso "credo che il taglio rimarrà di un punto".

     

     

    Platea ristretta per la rivalutazione delle pensioni

    maurizio landini mario draghi maurizio landini mario draghi

    Nell'utima bozza circolata nel pomeriggio la platea dell'anticipo rivalutazione delle pensioni al 2%, rispetto a quanto previsto ieri. L'incremento nei mesi ottobre, novembre e dicembre 2022 "è riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore all'importo di 2.692 Euro. Qualora il trattamento pensionistico complessivo sia superiore al predetto importo e inferiore a tale limite aumentato dell'incremento disciplinato dalla presente lettera l'incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato", si legge nel testo atteso in consiglio dei ministri a breve. Infatti la misura vale ora 1,965 miliardi (di cui 518 milioni auto-coperti) contro i 2,381 miliardi che figuravano nella bozza di ieri. "L'incremento non rileva, per il 2022, ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito. Resta fermo che ai fini della rivalutazione delle pensioni per l'anno 2022 il trattamento pensionistico complessivo di riferimento è da considerare al netto dell'incremento transitorio e cessa i gli effetti al 31 dicembre 2022", si legge ancora.

     

     

    Critiche dei sindacati per il nuovo "docente esperto"

    MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

    Tra le misure dovrebbe rientrare anche la creazione di una nuova figura per il mondo della scuola, il docente esperto, a cui spetterebbero 5650 euro in più l'anno. Intervento però su cui i sindacati espirmono la propria riserva. "Il governo trova nuove risorse per finanziare la figura del docente esperto, un meccanismo selettivo dei prof che riguarderà solo 8.000 lavoratori all'anno e che la categoria ha già bocciato con lo sciopero generale del 30 maggio scorso", rilevano i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams e Snals Confsal.

    "Si trovano i soldi per tutto tranne che per il rinnovo del contratto nazionale. Vogliamo lo stralcio del provvedimento delle misure che riguardano la scuola, che vanno riportate a materia contrattuale, individuando le risorse per chiudere il negoziato per il contratto di un mln di persone"

     

     

     

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