Carla Vistarini per Dagospia
fred bongusto
“Ciao Fred Bongusto, ciao Rotonda sul mare, Malaga, Frida... Ciao a quelle estati piene di sole e stelle, di quiete, amori di ragazzi e futuro.
A me piacevano i Beatles, il rock, gli americani, ma la tua Rotonda sul mare, il tuo "Amore fermati, questa sera non andartene", il tuo "T'aggio voluto bene", mi piacevano lo stesso. Tanto. Raccontavi quei luminosi anni ‘60, in cui eravamo immersi senza nemmeno rendercene conto.
fred bongusto
Quegli stessi anni del “Sorpasso”, della “Dolce vita”, delle spider e dei capelli cotonati delle ragazze che li fermavano con le gonne a pois e i foulards bon ton, come Brigitte, come Mylène, per non spettinarsi quando si volava sulla vespa o sulle macchine scoperte. Gli anni dei jukebox, dei mangiadischi, del twist, di quella lingua italiana ancora antica, intimidita dalle parole nuove di un presente che si annunciava vorticoso e un futuro che rotolava via su quei tratti lisci, infiniti dell’appena nata Autostrada del Sole, da cui si partiva per dovunque, senza sapere dove questo dovunque fosse.
fred bongusto
Quelle rotonde sul mare lungo l’Aurelia cantata anche, nella sua prosecuzione francese, da Charles Trenet nella sua “National Sept” , dalla nostalgia bruciante come quella che ci hai lasciato tu, Fred Bongusto, con quell’”Amore fermati” che voleva dire fermati giovinezza, fermati sogno, fermati, splendida vita che corri come il vento verso un domani che è sempre migliore dell’oggi e sempre più lontano. Io avevo 15 anni, e della vita sapevo poco e niente, ma da quelle tue canzoni, così in fondo semplici, la semplicità della bellezza, intuivo che mille e mille cose meravigliose, nella vita, possono accadere. Come ballare qualche istante, al chiaro di luna, di fronte al mare, sotto le stelle, nel magico tempo dei sogni. Ciao Fred, e grazie, di tutto.
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carla vistarini foto di bacco Renato, Carla Vistarini, Paolo Zaccagnini, Dago
Carla Vistarini