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    “COL CAZZO CHE VOGLIO ANDARE ALL’ALTRO MONDO” – VITTORIO FELTRI SPIEGA IL TWEET DI DUE GIORNI FA (“DIO BONO, SI FA FATICA ANCHE A MORIRE. NON CE LA FACCIO”) E RACCONTA: “SONO STATO SOTTOPOSTO A UN PICCOLO INTERVENTO CHIRURGICO. NULLA DI GRAVE, MA LA RIPRESA È UN CALVARIO PER CHI COME ME HA 80 ANNI. MA MICA MOLLO” – “NON RIUSCIRE A STARE IN PIEDI NON È UNA BELLA SENSAZIONE. A QUEST’ETÀ, POI, I CATTIVI PENSIERI VENGONO. MA HO SCRITTO TUTTI I GIORNI. E TRA UNA SETTIMANA, AL MASSIMO UNA DECINA DI GIORNI, TORNO ALLA MIA SCRIVANIA AL GIORNALE…”


     
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    Estratto dell’articolo di Cesare Zapperi per www.corriere.it

     

    Vittorio Feltri 2 Vittorio Feltri 2

    Direttore, ha allarmato tutti con il suo tweet di un paio di giorni fa: «Dio bono, si fa fatica anche a morire. Non ce la faccio».

    «Ma io scrivo in italiano — sbotta Vittorio Feltri — cos’è che non si capisce?»

     

    Uno potrebbe capire che sta morendo.

    «Ma no... È una costatazione che faccio da quando sono al mondo. A volte si fa fatica anche a morire. Ma io voglio tutt’altro. Io rinuncio a morire. Mi sembra chiaro. Col c... che voglio andare all’altro mondo».

     

    Tiriamo un sospiro di sollievo. Ma allora cosa le è successo?

    «Un paio di settimane fa sono stato sottoposto ad un piccolo intervento chirurgico. In sè nulla di grave, ma la ripresa è un calvario per chi come me ha 80 anni. Ho perso le forze, devo recuperare le energie e i tempi di recupero sono lenti. Ma io mica mollo».

     

    vittorio feltri durante il servizio militare - 1964 vittorio feltri durante il servizio militare - 1964

    L’intervento era legato a qualche problema del passato (Feltri è stato operato per un «insolito» tumore al seno)?

    «L’anno scorso ho avuto un versamento polmonare. Nella zona del polmone sinistro mi è rimasto un grumo che mi procurava qualche problema. Mi sono affidato ancora una volta alle cure di Giulia Veronesi […]».

     

    È dura la convalescenza in ospedale?

    «La degenza, rimanere bloccati a letto, avvertire la mancanza di forze. Non riuscire a stare in piedi non è una bella sensazione. A quest’età, poi, i cattivi pensieri vengono spontanei...».

     

    Nessuno si è accorto di nulla, però. Ha continuato a scrivere editoriali e a curare la posta dei lettori del Giornale.

    «Sì, non sono in condizioni di andare al giornale ma ho scritto tutti i giorni (ieri compreso per l’editoriale di oggi in prima pagina, ndr). Non ne posso fare a meno. Questa è la mia vita».

    vittorio feltri vittorio feltri

     

    Il direttore Alessandro Sallusti le ha scritto una lettera aperta in prima pagina per invitarla a smetterla di «fare il moribondo narcisista sui social perché qui c’è bisogno di te come prima e più di prima».

    «È stato molto affettuoso, lo ringrazio. Mi ha commosso».

     

    Quando tornerà in redazione?

    «Per ora non ce la faccio (la voce è affaticata, ndr). Ho ancora un’autonomia limitata. Ma tra una settimana, al massimo una decina di giorni, torno alla mia scrivania. Io senza giornale non so stare».

     

    Quel tweet ha evocato la morte. Lei ci pensa o rimuove il pensiero?

    vittorio feltri vittorio feltri

    «A 80 anni ci pensi, eccome. Ma in me […] scatta un senso di rivalsa. Una voglia di stare bene, fosse anche per una sola settimana in più, che mi rimette in pista».

     

    Gli anni pesano?

    «Certo. Quando ho compiuto 80 anni […] ho avuto un vero colpo al cuore. Quand’ero ragazzino 80 anni mi sembravano un traguardo irraggiungibile. Ora che ci sono arrivato mi rendo conto che le aspettative si accorciano di giorno in giorno...».

     

    Ma è già pronto a ripartire.

    «E ci mancherebbe altro. Comincio a stare meglio e l’umore è già cambiato. Mi dovranno sopportare ancora per un po’».

    vittorio feltri nella sua cabina armadio vittorio feltri nella sua cabina armadio vittorio feltri vittorio feltri VITTORIO FELTRI E I GATTI VITTORIO FELTRI E I GATTI VITTORIO FELTRI E ORIANA FALLACI VITTORIO FELTRI E ORIANA FALLACI

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