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    VOGLIO ANDARE A VIVERE IN SARDEGNA - ROMANI E MILANESI IN FUGA VERSO LE SECONDE CASE SULL’ISOLA. UN MIGLIAIO DI PARTENZE DA CIVITAVECCHIA. IL GOVERNATORE SOLINAS HA FIRMATO UN'ORDINANZA SECONDO CUI, FINO AL PROSSIMO 6 APRILE, I NON RESIDENTI POTRANNO RAGGIUNGERE LE SECONDE CASE DA ALTRE REGIONI O DALL'ESTERO SOLO IN CASO DI… - L'ISOLA HA PAURA DEI TURISTI E IN MIGLIAIA FIRMANO LA PETIZIONE CONTRO GLI ARRIVI...


     
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    Pierluigi Cascianelli Flaminia Savelli per "il Messaggero"

     

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    In zona rossa sì. Ma con vista mare. Così romani e milanesi con le seconde case tra la Sardegna, le isole pontine e la Toscana si sono organizzati per trascorrere le prossime settimane in rosso. Una fuga dunque, iniziata domenica agli imbarchi verso la Sardegna nel porto di Civitavecchia. Un mini esodo dalla Capitale alle case di villeggiatura in Costa Smeralda.

     

    Al primo posto tra le mete anche perché unica zona nel Paese in fascia bianca. Con numeri rilevanti dato il periodo: 600 passeggeri si sono diretti verso Olbia soltanto nella giornata di domenica. Un aumento che era andato però crescendo già nei giorni precedenti. Per un totale di oltre 1000 turisti sbarcati sull'isola.

     

    Risultato: sindaci sardi in allarme e governatore Solinas costretto a correre ai ripari. Nella notte ha firmato un'ordinanza secondo cui, fino al prossimo 6 aprile, i non residenti potranno raggiungere le seconde case da altre regioni o dall'estero solo in caso di «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilita documentata ovvero per motivi di salute».

     

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    Ormai però chi doveva arrivare in Sardegna di fatto si è già trasferito. Una partenza anticipata ma non senza regole anti Covid. Anche per non replicare quanto avvenuto la scorsa estate. Oggi invece i controlli nell'isola sono più stringenti ma l'allerta, dopo i nuovi arrivi, è altissima. Come stabilito dall'ordinanza della Regione Sardegna infatti, per i passeggeri in arrivo è obbligatorio presentare il certificato del tampone negativo effettuato due giorni prima (per chi non l'ha fatto c'è il drive-in al Porto di Olbia).

     

    LE METE È l'isola della Maddalena, a nord della Sardegna, il comune che ha registrato il maggior numero di ingressi: «Le case di villeggiatura sono state quasi tutte riaperte. I turisti sono arrivati da Roma e Milano» conferma Gian Piera Usai, segretaria generale dell'Associazione nazionale comuni isole minori (Ancim). Anche dal porto di Piombino in Toscana, lo scorso week end si è registrata una leggera flessione positiva con 800 passeggeri imbarcati per l'isola d'Elba e il Giglio: circa 100 unità in più rispetto al fine settimana precedente.

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    Mentre nelle isole pontine i romani sono già sbarcati a Ventotene e Ponza: «Abbiamo zero contagi da una settimana ma siamo comunque in lockdown come disposto dalla Regione Lazio» precisa Francesco Ferraiuolo, primo cittadino di Ponza. «Sono arrivati qui dalla scorsa settimana- aggiunge il sindaco- dobbiamo comunque rispettare le regole da fascia rossa. Ma almeno c'è il mare».

     

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    IL PIANO VACCINI Le 35 isole minori stanno però già programmando l'estate 2021. In particolare stanno studiando un piano di vaccinazione. La proposta è stata appena inoltrata al Ministero della Salute: «Le nostre isole vivono di turismo e non possiamo permetterci un'altra estate come quella passata. Dobbiamo farci trovare preparati» spiega Usai, segretaria Ancim.

     

    Il nuovo sistema prevede non solo un piano di tracciamento con i tamponi, come quello già messo in campo in Sardegna. Ma anche un programma vaccinale che dovrà essere operativo quanto prima. «La nostra richiesta è di consentire vaccini e richiami anche a chi si troverà in vacanza in una delle nostre isole - precisa Usai- a cavallo del periodo estivo.

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    Nei 35 piccoli comuni devono essere allestiti dei centri vaccinali. Per chi tra giugno e settembre è in lista per l'immunizzazione». In sostanza, sarà sufficiente indicare la nuova residenza e il comune di riferimento: «Una procedura semplice ma necessaria per consentire il rilancio del turismo e garantire le misure sanitarie necessarie per chi viaggerà».

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