Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”
laura ravetto
Laura Ravetto, piemontese di nascita, milanese di residenza e di collegio, è decisamente una candidata social. Su Twitter annunciò la sua rottura (temporanea) col fidanzato (poi sposato) l'allora deputato pd Dario Ginefra, e tramite lo stesso canale, qualche giorno fa ha coinvolto i suoi 42 mila follower in un contest: «La 1, la 2 o la 3? Mi aiutate a scegliere la foto per i manifesti elettorali?». Troppo, per i suoi detrattori.
«Non l'avessi mai fatto! Un diluvio di critiche perché "il Paese ha problemi seri e tu perdi tempo con le foto e bla bla". Ma io ci ho impiegato un minuto per pubblicare quei tre scatti».
In parlamento dal 2006, sempre alla corte di Berlusconi (Forza Italia, poi Pdl, poi di nuovo Forza Italia) dal 2020 Ravetto è nella Lega. «Ho trovato un vero partito, strutturato sul territorio, i militanti mi commuovono». Un partito che, a differenza di FI alle prese con un calo di consensi rispetto a cinque anni fa, ha potuto garantirle due ottime posizioni nelle liste: candidata di collegio in Lombardia 05, trenta Comuni a ovest del capoluogo, e capolista nel proporzionale a Milano città. Vale a dire elezione sicura. Che non la esime, naturalmente, dal fare campagna e dal dotarsi di manifesti.
laura ravetto
«Chi critica me per quel tweet, l'avrebbe fatto anche se a pubblicarlo fosse stato di un uomo? Non credo».
Ravetto gioca spesso la carta «D» come donna. Non che il tema non le stia a cuore: in passato ha promosso iniziative bipartisan per la parità nelle istituzioni. A luglio scorso ha chiesto alla ministra Cartabia di obbligare i magistrati a seguire corsi di formazione sulla violenza di genere per evitare sentenze che «nelle motivazioni giustificano l'aggressore».
laura ravetto
Chi più di lei può rispondere alla sua stessa domanda: l'attaccano in quanto donna? Di certo l'aspetto per Ravetto è importantissimo. Durante un'intervista in tv ha confessato: «Fisicamente mi do un 6,5». I suoi profili social sono pieni di foto in posa tra costumi da bagno, abiti da sera, scalza sulle punte. Qualche follower tenta goffi approcci - «Sei bellissima» - qualcun altro la rimprovera di sprecare il tempo dei contribuenti. Cose che sui social capitano.
«Ma se la politica mi assorbe 24 ore al giorno», si difende la deputata leghista che ha fama di avere un carattere forte, grintoso al limite dell'aggressività. «È come mi percepiscono, non come sono». Da quando è in campagna elettorale, comunque, i profili di Ravetto sono una testimonianza continua di incontri con i cittadini nei mercati e di iniziative con i militanti. Fa la candidata di collegio: presidia il territorio, incontra i rappresentanti di categoria e polemizza con il sindaco del capoluogo, Beppe Sala, perché «la periferia di Milano è un suk e gli agenti della polizia locale non hanno un teaser». Ma alla fine che foto ha vinto il sondaggio, la 1, la 2 o la 3? «Nessuna, ne ho scelta una più spontanea».
mister burns laura ravetto foto di bacco