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    DON’T WARREN, BE HAPPY – WARREN BUFFET È STATO TRUFFATO IN GERMANIA PER 643 MILIONI DI EURO! – NEL 2017 IL MAGO DI OMAHA CON LA SUA MEGA HOLDING BERKSHIRE HATHAWAY AVEVA ACQUISTATO LA SOCIETÀ PRODUTTRICE DI TUBI WILHELM SCHULZ PER 800 MILIONI DI EURO. PECCATO CHE NE VALESSE UN QUARTO E CHE AVESSE TAROCCATO ORDINI E FATTURE E…


     
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    Leonardo Pasquali per www.money.it

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    Una truffa vera e propria quella operata nei confronti di Warren Buffet da un’azienda tedesca che la Berkshire Hathaway aveva acquistato nel 2017 per 800 milioni di euro.

     

    La Wilhelm Schulz, società produttrice di tubi e raccordi per i mercati, avrebbe incassato il quadruplo del proprio valore reale, un raggiro orchestrato a regola d’arte grazie anche a ritocchi su ordini e fatture con Photoshop.

     

    Sulla vicenda ha deliberato un tribunale arbitrale di New York e la società tedesca dovrà probabilmente risarcire Buffett, ma gli ex proprietari hanno già intavolato un ricorso. Ecco cosa è successo. Mentre tutti gli occhi sono puntati sulle azioni comprate da Warren Buffett nell’emergenza coronavirus, la holding dell’oracolo di Omaha si sta concentrando anche su un’altra faccenda.

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    La Berkshire Hathaway sarebbe infatti stata truffata dalla Wilhelm Schulz per ben 643 milioni di euro. Quest’ultima è stata acquisita nel 2017 da Buffett ma avrebbe guadagnato dalla transazione quattro volte il proprio valore effettivo.

     

    BERKSHIRE HATHAWAY BERKSHIRE HATHAWAY

    La società con sede a Krefeld, in Germania, avrebbe prodotto documentazione falsa per dare l’idea di un’impresa in salute e in crescita agli occhi degli investitori, ma in realtà era sull’orlo del fallimento. In quell’occasione riuscì a farsi acquistare dalla Berkshire Hathaway per 800 milioni di euro. Un tribunale arbitrale di New York lo scorso 9 aprile ha emesso una sentenza a riguardo dalla quale si evince come Buffett sia stato raggirato molto prima dell’acquisto.

     

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    L’azienda tedesca avrebbe manipolato il proprio margine operativo lordo, ovvero i guadagni al netto di interessi, imposte, ammortamenti, ritoccando intestazioni di società terze e creando ordini o fatture false con Photoshop. La compensazione secondo il tribunale dovrà essere di 643 milioni di euro, con il valore reale della Wilhelm Schulz che scende fino a 157 milioni.

     

    Dopo la sentenza, lo scorso 28 aprile gli ex proprietari hanno deciso di presentare ricorso presso un tribunale federale americano. L’obiettivo è quello di dimostrare che non è avvenuto alcun danneggiamento finanziario nei confronti della società di Buffett durante l’acquisto di Wilhelm Schulz. Queste le loro dichiarazioni in merito:

     

    “Siamo delusi dall’esito della procedura arbitrale e consideriamo la sentenza fondamentalmente sbagliata. Respingiamo categoricamente le accuse di frode”.

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