Xi Jinping e Vladimir Putin
1 - 'USA LAVORANO A TELEFONATA FRA BIDEN E XI IN ESTATE'
(ANSA) - L'amministrazione americane sta lavorando a una possibile telefonata fra Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping in estate.
Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali un eventuale incontro fra i due leader deve attendere almeno fino al congresso del partito comunista, previsto più avanti nel corso dell'anno. Il confronto telefonico fra Biden e Xi arriverebbe mentre le tensioni fra i due Paesi sono alte per l'Ucraina e Taiwan.
LLOYD AUSTIN WEI FENGHE A SINGAPORE
2 - XI-PUTIN AMICI A METÀ
Lorenzo Lamperti per “La Stampa”
«Tutte le parti dovrebbero spingere per una soluzione adeguata della crisi ucraina in modo responsabile» e«la Cina continuerà a svolgere il ruolo che le spetta». Xi Jinping ha scelto di festeggiare il suo 69esimo compleanno con una telefonata all'amico Vladimir Putin. Amico, non (ancora) alleato.
Il messaggio principale che emerge dalla versione cinese del colloquio è il seguente: la Cina si propone come potenza responsabile e si adopera per fermare la guerra. Allo stesso tempo, fornisce il solito sostegno politico e soprattutto retorico a Mosca.
xi jinping joe biden
«Cina e Russia continueranno a supportarsi sui rispettivi interessi fondamentali riguardanti la sovranità e la sicurezza, nonché sulle reciproche preoccupazioni, approfondendo il coordinamento strategico», ha detto il presidente cinese, sottolineando che di aver «sempre valutato in modo indipendente la situazione» ucraina «sulla base del contesto storico».
Tanto basta al Cremlino per sostenere che Xi ha constatato «la legittimità delle azioni della Russia a protezione dei suoi interessi nazionali fondamentali». Parallelamente, il resoconto cinese cita Xinjiang, Hong Kong e Taiwan (sul cui Stretto Pechino ha appena ribadito la sovranità) come questioni sulle quali Mosca garantisce opposizione alle «interferenze esterne».
XI JINPING JOE BIDEN
Eppure, si tratta di una retorica più sfumata rispetto a qualche mese fa. I riferimenti a Stati Uniti e Nato restano impliciti, così come non c'è traccia della loro «mentalità da guerra fredda» a cui Pechino ha ascritto la responsabilità della guerra. Tutti elementi invece citati in bella mostra nella precedente telefonata del 25 febbraio.
Si era nell'immediatezza dell'invasione e Pechino forse pensava davvero che tutto si sarebbe limitato a una «operazione speciale». Formula che torna nell'ordinanza appena firmata da Xi che regola le azioni «non belliche» dell'esercito e che fa suonare qualche allarme a Taipei. Dal 25 febbraio, la Cina ha promesso a più riprese di approfondire la cooperazione in campo commerciale.
WEI FENGHE A SINGAPORE
Sta mantenendo la parola su energia e agricoltura, meno su finanza e tecnologia. Non solo non sono state finora fornite vie d'uscita rapide alle sanzioni, ma diverse aziende cinesi si stanno ritirando dal mercato russo.
La scorsa settimana il Washington Post ha scritto che tra i diplomatici russi serpeggia «insoddisfazione» per il mancato sostegno concreto da parte cinese. Come esempio di cooperazione concreta, Xi e Putin hanno citato l'apertura del nuovo ponte autostradale transfrontaliero Heihe-Blagoveshchensk.
XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI
Ma la telefonata arriva dopo qualche segnale sull'asse Pechino-Washington. Subito dopo aver incontrato per la prima volta il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin a Singapore, la scorsa settimana il ministro della Difesa cinese Wei Fenghe ha ammesso che la Russia non è un alleato, ma «un partner importante».
Lunedì c'è stato a Lussemburgo un colloquio di 4 ore e mezza tra Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale americano, e Yang Jiechi, il capo della diplomazia cinese. Non è da escludere che possa esserci nel breve periodo un nuovo colloquio tra Xi e Joe Biden. Secondo Axios, la Casa Bianca è tra l'altro pronta a ridurre alcune delle tariffe imposte da Donald Trump sui prodotti cinesi.
xi jinping vladimir putin
Sarebbe un segnale importante per Pechino, alle prese con un rallentamento dell'economia effetto (anche) della strategia zero-Covid imposta da Xi in vista del XX Congresso del Partito comunista. Appuntamento nel quale non splenderà la stella di Le Yucheng, il viceministro degli Esteri che sembrava il favorito nella corsa alla successione del suo capo Wang Yi. Le ha alle spalle lunghi studi sovietici, parla russo ed è uno dei principali architetti dell'amicizia «senza limiti» col Cremlino.
XI JINPING JOE BIDEN
La sua promozione avrebbe potuto essere interpretata come un ulteriore passo verso Mosca, invece Le è stato spedito all'Amministrazione per la Radio e la Televisione. Ciò che non è cambiato dall'invasione a oggi è che Xi non ha mai parlato con Volodymyr Zelensky. E la Cina ha ancora bisogno della retorica anti americana e anti Nato per applicarla su Asia e Pacifico.
XI JINPING E VLADIMIR PUTIN
Anche perché i vicini asiatici si preparano a partecipare al summit della Nato di fine giugno. Per la prima volta saranno presenti all'appuntamento i leader di Giappone e Corea del Sud.
Ma il filo su cui Xi esercita le sue doti da equilibrista sulla guerra in Ucraina si sta facendo sottile.
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