BOMBARDATO AEROPORTO MELITOPOL OCCUPATA, SEDE TRUPPE RUSSE
PUTIN ZELENSKY
(ANSA) - Potenti esplosioni intorno alle tre di notte nel perimetro dell'aeroporto di Melitopol, città dell'Ucraina sud-orientale occupata dall'esercito russo dove hanno sede le truppe della Federazione. Lo riporta Ria Melitopol pubblicando foto e video. Sull'area dell'aeroporto si è alzata un'enorme colonna di fumo. Le conseguenze dell'attacco sono visibili anche a decine di chilometri da Melitopol. I civili non hanno potuto accedere ai rifugi antiaerei perchè le forze russe li hanno chiusi tutti - riferiscono i media ucraini - e molti residenti starebbero tentando di lasciare la città.
Ramzan Kadyrov Vladimir Putin
UCRAINA: ESPLOSIONI IN RUSSA BELGOROD, ALMENO 3 MORTI
(ANSA) - Almeno tre persone sono morte e altre quattro rimaste ferite nella città russa occidentale di Belgorod, non lontano dal confine con l'Ucraina. Le autorità locali - citate dall'agenzia russa Tass - hanno parlato di una serie di forti boati a cui ha fatto seguito un incendio, nel quale sono stati danneggiati 11 condomini e 39 case. Le cause dell'evento non sono state ancora chiarite.
E(ANSA) - Solo il 5% dei residenti di Mariupol ha accesso all'acqua, secondo le autorità locali citate dal Kyiv Independent. Il consigliere comunale Petro Andriushchenko afferma che l'accesso all'approvvigionamento idrico è attualmente il "problema numero uno" della città dell'Ucraina sudorientale.
esplosioni a belgorod 2
I RUSSI VICINI ALL'OBIETTIVO DONBASS
Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”
Le forze russe stanno completando uno degli obiettivi posti fin dall'inizio all'Operazione militare speciale: l'occupazione delle intere regioni di Donetsk e Lugansk, comprese le aree che fino al 24 febbraio erano in mano al governo di Kiev. E mentre dal Cremlino partono verso l'Occidente richiami a «conservare volontà e ragionevolezza politica», sembra che le parti non abbiano alcuna intenzione di affrontare seriamente trattative di pace.
Gli ucraini esultano per l'annuncio americano dell'invio di nuovi sistemi missilistici e di centinaia di migliaia di proiettili per armi già fornite. Ancora più preoccupante appare il sondaggio fatto fare dal Wall Street Journal , per il quale la quasi totalità della popolazione (l'89%) è contraria a concedere lembi di territorio alla Russia in cambio della pace.
Sull'altro fronte, ci si esalta per i progressi sul campo. Il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov, uno dei più accesi sostenitori della «guerra totale» contro il vicino, ha annunciato che i suoi sono arrivati nel centro di Lysychansk, dove da giorni si combatte ferocemente. Kiev smentisce che la città sia caduta, ma anche se ciò fosse vero, sarebbe solo questione di ore.
valery gerasimov sergei shoigu
Nel frattempo, a Kremenchuk il conto definitivo delle vittime nel centro commerciale bombardato è salito a 21 (e 66 feriti). Quasi a celebrare questi «successi», è arrivato al fronte per un'ispezione il capo di Stato maggiore Valerij Gerasimov che poche settimane fa era stato dato per quasi rimosso a seguito degli insuccessi dell'Armata russa.
Sette giorni fa era toccato al ministro della Difesa Sergej Shojgu farsi vedere assieme alle truppe. Anche lui per dimostrare, forse, che nessuno è stato silurato e che le cose vanno effettivamente «secondo i piani», come sostiene in pubblico Putin.
battaglia tra russi e ucraini a lysychansk 3
Nelle principali città russe l'atmosfera è di totale normalità, con i negozi ancora ben forniti e la gente che, nei bar e nelle discoteche, non vuole pensare alla guerra. Ma il clima di fondo sta cambiando profondamente e lo spettro dell'Unione Sovietica sembra farsi sempre più concreto. Scienziati vengono arrestati dai servizi segreti col sospetto di aver rivelato segreti sui sistemi ipersonici (due in pochi giorni).
battaglia tra russi e ucraini a lysychansk 1
Tutti devono dare il loro apporto al successo della Russia, in qualsiasi campo, come ha spiegato il leader del Cremlino ai suoi concittadini. E chi va all'estero è chiaramente un traditore. Così anche un giocatore di hockey (lo sport preferito dal Capo) che lascia una squadra russa per il campionato nordamericano deve aspettarsi una reazione. Ivan Fedotov, che ha appena firmato con i Philadelphia Flyers lasciando il Cska di Mosca, è stato fermato con l'accusa di renitenza alla leva. A dimostrare che è una guerra della Russia «contro tutti», arriva anche l'arresto di altri due «mercenari» britannici al fronte, un volontario e un operatore umanitario.
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