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In campo alimentare negli ultimi anni si è assistito a una vera e propria rivoluzione copernicana: Se prima i grassi erano i principali nemici da evitare nelle diete, ora gli scienziati stanno rivolgendo tutta la loro attenzione ai cattivi effetti degli zuccheri.
Ormai è risaputo. Esiste forse una sola cosa su cui medici, nutrizionisti, dietologi, si trovano tutti d’accordo: occorre fare di più per incoraggiare le persone a ridurre l’assunzione di zuccheri.
In Inghilterra e negli Stati Uniti sono state modificate le generali linee guida per le diete. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che non più del 10 per cento dell’energia quotidiana di una persona provenga da zuccheri (che equivale più o meno a circa 50 grammi di miele o 12 cucchiaini al giorno).
Se il legame tra zuccheri e obesità è stato già ampiamente trattato, gli esperti stanno rivolgendo la loro attenzione ad altri effetti con cui gli zuccheri influenzano il corpo. In un recente studio, un gruppo di ricercatori dell'Università del New South Wales in Australia, ha scoperto che lo zucchero è dannoso per il cervello tanto quanto un livello di stress estremo o subire un abuso.
La ricercatrice Jayanthi Maniam e la professoressa Margaret Morris spiegano: “I cambiamenti che abbiamo osservato nella regione del cervello che controlla il comportamento emotivo e le funzioni cognitive sono più ampi di quelli causati da una condizione di estremo stress”.
Gli eventi traumatici a cui siamo esposti, come gli incidenti, gli infortuni, il lutto, le catastrofi naturali, l’abuso fisico, sessuale ed emotivo; la violenza domestica, l’essere vittima di un reato, tutti questi traumi si associano a un aumento della concentrazione dell’ormone dello stress, il cortisolo.
Vi sono anche alcune prove che il maltrattamento infantile può essere associato a un volume ridotto del cervello e che questi cambiamenti possono essere legati ad ansia.
Come sappiamo, lo stress può influenzare la salute mentale e danneggiare una parte del cervello chiamata ippocampo, importante sia per la memoria che per lo stress.
In seguito ad alcuni studi effettuati su un gruppo di ratti, le due ricercatrici hanno rilevato gli stessi effetti sull’ippocampo e la stessa produzione di cortisolp nei topi ai quali era stato somministrato un alto livello di zuccheri.
“Un altro gene importante per la crescita dei nervi, il Neurod1, viene ridotto da troppo zucchero ed eccessivo stress”.
zucchero
ZUCCHERO FILATO
ccctt35 zucchero filato
zucchero e bevande gassate
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