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    LA PARABOLA DI OVS, L’EX DISCOUNT DELL'ABBIGLIAMENTO CHE ORA VOLA E STUDIA IL MODO DI RILANCIARE IL LOOK DI COIN, CHE ERA LA SUA CASA MADRE FINO AL 2014 - IL GRUPPO DI ABBIGLIAMENTO, INFATTI, HA FIRMATO UNA LETTERA DI INTENTI PER RILEVARE I 37 MAGAZZINI E I 100 NEGOZI COIN - I CAMBI DI PROPRIETA', L'ARRIVO DEL FONDO "BC PARTNERS" E IL RITORNO A UNA PROPRIETA' 100% ITALIANA...


     
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    Sara Bennewitz per “la Repubblica”

     

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    La parabola di Ovs con le insegne della Coin, è quella di Cenerentola che non solo diventa principessa ma studia il modo di rilanciare il look della matrigna. Ieri il gruppo di abbigliamento tricolore ha infatti firmato una lettera di intenti per rilevare i 37 magazzini e i 100 negozi Coin casa in Italia.

     

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    Ovs era nata nel 1972 da una costola dei magazzini veneti, come una sorta di outlet delle vecchie collezioni: il nome sta infatti per Organizzazione vendite speciali. Poi negli anni Duemila Ovs è andata affinando la sua formula, lanciando nuove collezioni separate da quelle della casa madre, proponendosi come la Zara dell'abbigliamento italiano, e riempendo i vuoti lasciati dai rivali venete come Stefanel e Benetton, nella fascia più bassa di abbigliamento di qualità per bambino, uomo e donna.

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    Nel 2011 Bc Partener lanciò un'Opa su tutto il gruppo, quotando poi nel 2015 solo le insegne Ovs, e tentando di rilanciare i grandi magazzini. L'impresa del fondo estero e dell'omonima famiglia Coin non è andata buon fine nonostante in vent' anni il gruppo abbia rilevato altre insegne come la Standa dei Berlusconi (1998), la tedesca Kaufhalle (2000) e l'italiana Upim (2009). Poi nel 2018 Centenary- una cordata di imprenditori, manager ed ex manager Coin -ha investito 70 milioni per ricomprare le insegne venete da Bc Partners.

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    Quattro anni fa l'azienda era tornata al 100% italiana, con ambiziosi progetti di rilancio, partendo dalla collezione casa. Tra i promotori di Centenary c'è anche Stefano Beraldo, che di Ovs è l'ad, e che nel lontano 2005 fu scelto da Pai Partners per gestire il turnaround sia di Coin che di Ovs e da allora è sempre rimasto ai vertici del gruppo di abbigliamento. Ma con la pandemia i piani di Centenary su Coin si sono arenati di fronte a prolungate chiusure e ricavi in calo, che richiedevano ingenti capitali.

     

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    Così ieri Ovs - un tempo la costola discount di Coin, da cui si è stata staccata solo nel 2014- ha firmato un'esclusiva per valutare se comprarsi la sua ex capoguppo. Beraldo, che della Ovs è ancora ad e della Coin un socio importante (ha il 12% di Centenary), non prenderà parte all'operazione in quanto è una posizione di conflitto di interesse trattandosi di «operazione tra parti correlate ». Ai piani alti della Tip - socio di riferimento di Ovs con il 25% del capitale- c'è la convinzione che rilevare le insegne Coin- a determinate condizioni- potrebbe essere un buon affare per entrambi i gruppi.

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