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Per non contestare le multe ai camionisti solitamente chiedevano una banconota da 50 euro i sei agenti della Polizia stradale di Tarato finiti oggi agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione. Due di essi, in un caso, avrebbero chiesto ad un operaio intento ad effettuare lavori stradali a Taranto ricariche telefoniche da acquistare per le loro utenze cellulari, omettendo in cambio di procedere al controllo nei suoi confronti.
L'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Taranto Paola Incalza su richiesta del pm Maurizio Carbone, è stata notificata a Savino Dimastrochicco, Pietro Galeandro, Giuseppe Abatangelo, Antonio Pastore, Angelo Nunzella e Alessandro Vozza, tutti agenti della Polstrada che non facevano parte di equipaggi fissi ma venivano impiegati a rotazione. Fino a questo momento sono 15 gli episodi contestati per controlli stradali in agro di Ginosa e Castellaneta, a Chiatona, Massafra, nella zona mercatale di Manduria, sulla statale 106, sulla statale 7 e a Taranto città.
Corruzione