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    ''IN ITALIA L'EFFETTO PIÙ EVIDENTE E PIÙ PREOCCUPANTE È QUELLO DELL'INDEBOLIMENTO DELL'INDUSTRIA ITALIANA DEI MEDIA" - IL PRESIDENTE AGCOM, GIACOMO LASORELLA: "E' LA CONFERMA DI UN VUOTO DI POLITICA INDUSTRIALE DA COLMARE - I RISULTATI ECONOMICI SONO FORTEMENTE NEGATIVI PER TUTTI I MEZZI DI COMUNICAZIONE E LE ANALISI MOSTRANO UNA FLESSIONE DEGLI INTROITI PUBBLICITARI - LA NUOVA FRONTIERA DELLA GARANZIA DEL PLURALISMO PASSA IN LARGA MISURA, PER LA TRASPARENZA DELLE DECISIONI ALGORITMICHE…"


     
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    LASORELLA, PREOCCUPA INDEBOLIMENTO INDUSTRIA MEDIA

    (ANSA) - ''In Italia l'effetto più evidente (e più preoccupante) è quello dell'indebolimento dell'industria italiana dei media, il cui valore economico è in calo da oltre un decennio. Ciò conferma non solo la fragilità della nostra industria culturale, ma segnala probabilmente anche un vuoto di politica industriale da colmare in un settore che gode di grande prestigio nel mondo quanto a sapienza tecnica e qualità dei contenuti''. Lo ha detto il presidente Agcom Giacomo Lasorella nella relazione annuale al Parlamento.

     

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    ''Il Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC) per l'anno 2019 ha evidenziato un valore pari a 18,1 miliardi di euro, l'1,01% del PIL, con una riduzione dell'1,4% rispetto al 2018, in controtendenza rispetto al trend di crescita che ha interessato, nel medesimo periodo, l'economia nazionale'', ha aggiunto Lasorella.

     

    ''Tra le diverse aree economiche che compongono il SIC, quella dei servizi di media audiovisivi e radio conferma il primato, con un peso del 48%. Sebbene in diminuzione, il comparto editoriale, costituito da quotidiani, periodici e agenzie di stampa, mantiene la seconda posizione. Prosegue il trend di crescita dell'area dell'editoria elettronica e pubblicità online, che nel 2019 si avvicina al 20% del totale (+2% rispetto all'anno precedente).

     

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    Seguono, con quote sensibilmente inferiori, il c.d. below the line (ossia, le iniziative di comunicazione e le sponsorizzazioni), il settore cinematografico e la pubblicità esterna. Anche nel 2019 nessuno tra i principali soggetti ha realizzato ricavi superiori al tetto del 20%.'' In questo scenario ''La televisione si conferma il mezzo principale per l'acquisizione di informazioni, anche se è sempre più evidente lo spostamento, sempre più rapido, verso le piattaforme online.

     

    I dati indicano, inoltre, una progressiva diminuzione nell'uso dei quotidiani e della radio per informarsi. Nonostante la crescita delle audience e del consumo di informazione, rilevato almeno per televisione e Internet, i risultati economici sono fortemente negativi per tutti i mezzi di comunicazione e le analisi mostrano una flessione degli introiti pubblicitari causata sia dalla minore disponibilità di spesa degli inserzionisti sia dall'abbassamento dei prezzi di vendita degli spazi pubblicitari, ad eccezione di quelli dell'online''.

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    LASORELLA, CRISI STRUTTURALE STAMPA SEMPRE PIÙ MARCATA

    (ANSA) - ''La crisi strutturale della stampa tradizionale si sta rilevando sempre più marcata e mostra di non aver beneficiato particolarmente della accresciuta domanda di informazione dovuta alla crisi pandemica. Nel secondo trimestre 2020, solo il 17,6% degli italiani ha scelto in media di informarsi sui quotidiani, secondo un trend in discesa che è comune a tutta l'Unione europea''. Lo dice Giacomo Lasorella presidente Agcom nella relazione annuale al parlamento.

     

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    ''Nell'editoria quotidiana, l'Autorità ha censito 105 testate, per un valore complessivo di 1.103.826.466 copie (-13,4% rispetto al 2019). Anche nel 2020, nessun editore ha superato la soglia di legge stabilita al 20% della tiratura globale'', per questo secondo il presidente Agcom è fondamentale vigilare sul pluralismo. ''In questo scenario l'Autorità è stata particolarmente attenta a vigilare sul pluralismo nei suoi singoli aspetti. Partendo da quello che è definito pluralismo esterno, monitorando i principali indicatori di concorrenza si è registrata una sostanziale stabilità negli anni della concentrazione e delle quote di mercato degli operatori leader nei diversi ambiti''

     

    LASORELLA, GARANZIA PLURALISMO PASSA PER ALGORITMI 

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    (ANSA) - A proposito di Intelligenza Artificiale, per Giacomo Lasorella presidente Agcom, ''La nuova frontiera della garanzia del pluralismo passa, infatti, in larga misura, per la trasparenza delle decisioni algoritmiche (in modo compatibile con il rispetto dei relativi segreti industriali), secondo un concetto lato di neutralità della rete che si estenda anche al pluralismo informativo online che, appunto, è intermediato da grandi piattaforme che selezionano e suggeriscono contenuti''. La Francia ha espressamente conferito ex lege una funzione di garanzia in materia di trasparenza algoritmica una autorità indipendente, il CSA''.

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