DAGONOTA
antonio monda by macondo
L’ultima puntata della soap opera, o forse una barzelletta, sulla cacciata di Antonio Monda dalla Festa del Cinema romana è andata in onda sulla “Repubblica” di Maurizio Molinari sabato 26 marzo. E tra gli interpreti aveva un protagonista di eccezione, l’attore Tom Hanks, tanto da promettere un nuovo colpo di scena tra gli appassionati della sagra “alla vaccinara”.
Sì, proprio lui il protagonista di “Salvate il soldato Ryan” scendeva in campo per chiedere al cattivo di turno, Goffredo Bettini, e al sindaco Gualtieri di ritirare l’intimazione di sfratto per l’uomo che a New York sussurra all’orecchio di De Niro e al lobo ingioiellato di Meryl Streep.
“Disperazione in Campidoglio. Goffredo Bettini e Roberto Gualtieri sono sfiancati: non sanno più come cacciare Antonio Monda…”, graffiava ironico Rossella su “Alta Società”.
Antonio Monda Repubblica 26 marzo
E ancora: “Non bastava Gay Telese, dopo De Lillo e Meryl Streep schierati contro il Comune di Roma stamattina su Repubblica a difendere Monda è arrivata una lettera di Tom Hanks. Bum!” E (ari)Bum! La soave Marina de Ghantuz Cubbe, autrice dell’articolo-velina sula “Repubblica” quando già era stato scelto il nuovo presidente della Fondazione, Gian Luca Farinelli e il successore di Monda, infilava un’altra perla: per la poltrona di direttore artistico spunta il nome di Nanni Moretti.
Antonio Monda - Il Foglio
E nel guarnire la torta (di piombo) aggiungeva: “In attesa di essere riconfermato, Monda ha ricevuto una prestigiosa offerta dagli Usa”. Quale? Ah saperlo!
Nell’attesa della prossima puntata della soap (che stiamo aspettando ancora) l’Sos-trailer lanciato sulle pagine romane dal quotidiano fondato da Scalfari, ha fatto perdere il sonno alle indignate oche del Campidoglio che ancora non hanno elaborato il lutto per la mancata riconferma, dopo ben sette anni, dell’ex assistente volontario alla regia dei fratelli Taviani.
Antonio Monda
Già, ne ha fatta di strada dalla “Notte di San Lorenzo” (1981) l’ex concierge emigrato nella Grande Mela oggi con ricca casa-salotto nell’Upper West Side. Suo fratello maggiore, Andrea, che non possiede l’ego espanso di Antony ha trovato un alloggio assai più modesto dentro le mura vaticane. Dal 2008 è direttore dell’”Osservatore Romano” e non si barricherà dentro San Pietro se Papa Bergoglio deciderà un avvicendamento alla guida del sacro quotidiano.
“Dio c’è ma non sei tu. Rilassati…”, verrebbe da osservare con la battuta (ripescata) di Enrico Vanzina che nella sua rubrica domenicale sul “Messaggero” prende di petto i peccatori di presunzione. “Questo difetto, come sosteneva Esopo, s’impossessa quasi sempre delle menti piccole perché più piccola è la mente di qualcuno più grande è la sua presunzione”, rileva l’autore cinematografico e scrittore.
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