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    ANDIAMO DI SCORPORO! IL MINISTERO DELL’ECONOMIA DIVISO IN DUE: LA MOSSA PER NON RINUNCIARE A SAVONA - DIVIDENDO IL DICASTERO IN TESORO E FINANZA, L’ECONOMISTA EUROSCETTICO SI SIEDEREBBE SU UNA POLTRONA MENO PESANTE MA LO SCENARIO E’ PURAMENTE IPOTETICO: ECCO PERCHE’ – CONTE DECISO A SALIRE AL COLLE OGGI


     
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    Giuseppe Gaetano per www.corriere.it

    Mattarella Mattarella

     

    Il ministero del Lavoro attualmente presieduto da Poletti accorpato a quello dello Sviluppo economico di Calenda, nelle mani di Di Maio. E l’Economia di Padoan divisa in due: Tesoro e Finanza, con quest’ultima da assegnare a Paolo Savona.

     

    Sempre tre dicasteri risultano ma, ghigliottinando quello che Lega e M5S vorrebbero consegnare a Savona, l’82enne economista euroscettico si ritroverebbe seduto su una poltrona più piccola. Il ruolo depotenziato del professore che spaventa l’Europa potrebbe così - sul fronte interno - sbloccare definitivamente la sua candidatura su cui si sta attorcigliando tutta la trattativa di governo col Colle, e - sul fronte estero - rassicurare Unione europea e mercati finanziari da minacce di strappi e di revisione di accordi e trattati. A quel punto sarebbe infatti il titolare del Tesoro, ancora però da designare, a rappresentare gli interessi italiani nelle sedi comunitarie, senza scavare trincee.

    savona savona

     

    Soluzione machiavellica

    Lo scenario è puramente ipotetico. Intanto perché la lista dei ministri sarebbe stata ormai compilata e recapitata a Mattarella; e poi perché sarebbe comunque necessario un decreto del Quirinale per mettere mano all’apparato amministrativo dello Stato. Inoltre, a meno che la suddetta lista già non la contempli, l’operazione di scorporo dei tre ministeri dovrà necessariamente essere oggetto di una nuova ennesima trattativa, che allungherebbe ancora i tempi di insediamento dell’esecutivo Conte.

    conte di maio conte di maio

     

    Non solo: resta da vedere se una soluzione del genere possa interessare allo stesso Savona, costretto a digerire un ridimensionamento della sua posizione non proprio gratificante. La mossa è machiavellica e squisitamente politica. Da una parte, consentirebbe ai 5 Stelle e soprattutto alla Lega di incassare una vittoria simbolicamente molto importante, da sbandierare al proprio elettorato: l’essere riusciti a dare una prova di forza come partiti, rilanciando l’immagine di una maggioranza in grado di imporsi sia sulle resistenze del presidente della Repubblica che sugli attacchi dell’Ue e della stampa estera. Dall’altra, permetterebbe di evitare ulteriori strappi con i partner europei, preoccupati di ritrovarsi con uno Stato membro seduto tra i banchi di Bruxelles col coltello fra i denti. Chi ha da perderci, come immagine, è sempre il Colle. Mattarella anche oggi è chiuso nel suo riserbo, stretto tra due necessità: mantenere inviolabili le sue prerogative costituzionali, senza cedere ai diktat. Preservare la sua autonomia decisionale e ,al tempo stesso, scongiurare il ritorno alle urne.

    conte di maio salvini conte di maio salvini CONTE SALVINI DI MAIO CONTE SALVINI DI MAIO paola savona villa borghese paola savona villa borghese

     

    savonarola by carli savonarola by carli ZAMPETTI MATTARELLA ZAMPETTI MATTARELLA

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