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    “NON SPETTA A GRILLO DECIDERE SUL SIGNIFICATO DI DUE 'MANDATI ELETTIVI'. BEPPE NON HA VOCE IN CAPITOLO” – PER L’AVVOCATO BORRÈ DECIDERE SULLA PORTATA DELL'ESPRESSIONE DUE MANDATI SPETTA AL COMITATO DI GARANZIA CHE È COMPOSTO DA VIRIGINIA RAGGI (3 MANDATI), ROBERTO FICO (2 MANDATI), E LAURA BOTTICI (2 MANDATI). E SEMPRE AL COMITATO DI GARANZIA SPETTA EMANARE IL REGOLAMENTO CON I REQUISITI PER LA CANDIDATURA…


     
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    lorenzo borre 1 lorenzo borre 1

    (ANSA) - "Come sappiamo tutti, non spetta a Grillo decidere sul significato di due 'mandati elettivi'. Beppe non ha voce in capitolo". Così l'avvocato dei ricorsi conontro il M5s, Lorenzo Borrè, in un post su Fb in cui commenta quello che definisce il "discorsetto" di Grillo. "Perché allora il discorsetto con sottofondo di cicale? Era il frinire delle cicale il vero messaggio subliminale?!" scrive ancora il legale secondo il quale: "Maggior coerenza avrebbe portato a una più opportuna laconicità: 'Signore e signori, è finita. Chiudiamo qui".

     

    beppe grillo beppe grillo

    Borrè si riferisce al Codice etico del M5s nella parte relativa agli obblighi per i soggetti candidati in competizioni elettorali. Il codice obbliga "a non presentare la propria candidatura per una carica elettiva, qualora siano già stati esperiti dall'iscritto due mandati elettivi così come definiti in apposito Regolamento emanato ai sensi dell'art. 9 comma b) dello Statuto". Per Borrè decidere sulla portata dell'espressione due mandati spetta quindi al Comitato di Garanzia che è composto da Viriginia Raggi (3 mandati), Roberto Fico (2 mandati), e Laura Bottici (2 mandati). E sempre al Comitato di garanzia spetta emanare il regolamento con i requisiti per la candidatura.

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