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    CALCIO CANNI-BALE – BALE, PARADOSSO DA 100 MILIONI - I DIRITTI DELLA SERIE A FANNO ARRICCHIRE LE CONCESSIONARIE CHE LI VENDONO ALL’ESTERO


     
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    Da "Il Sole 24 Ore"

    GARETH BALEGARETH BALE

    1. BALE E QUEL PARADOSSO DA 100 MILIONI
    Il trasferimento di Bale al Real Madrid è ormai cosa fatta. Il Tottenham ha finalmente ammesso dopo una lunga telenovela che l'operazione è ai «passaggi finali». Con la cessione di Bale, la società Tottenham Hotspur incasserà la cifra record per il mondo del calcio di 100 milioni di euro, perfino superiori rispetto a quanto fu pagato nel 2009 il nuovo compagno di squadra di Bale, Cristiano Ronaldo (80 milioni di sterline).

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    Sulla cessione hanno parlato tutti, anche Michel Platini. In un'intervista al quotidiano francese L'Equipe, il presidente Uefa e ispiratore del fair-play finanziario ha commentato: «Se chi compra ha soldi per pagare io non ho alcun problema, se il Real avesse preso tre giocatori a 30 milioni l'uno, nessuno avrebbe detto nulla. Ma che Bale valga 100 milioni, questo è un altro discorso». Ma il punto è, probabilmente, un altro. Nel mondo del calcio i parametri sono saltati, almeno se confrontati con i valori delle squadre italiane.

    platini michelplatini michel

    Bale, infatti, vale più della capitalizzazione della Roma (64 milioni) e metà di quella della Juventus (205 milioni). Ma per la holding del Tottenham (che oltre al calcio e alle attività di merchandising correlate si occupa anche di real estate) il paradosso (forse) non esiste. (V.L.)


    2. I DUBBI DELLA SERIE A SUI DIRITTI TV VENDUTI
    Brutto anatroccolo o gallina dalle uova d'oro? La Serie A, proprio in coincidenza con l'avvio del nuovo campionato, è entrata in crisi di identità guardando i conti della Mp&Silva, che vende all'estero i diritti tv del calcio nostrano, e ha temuto di aver ceduto in cambio di argento qualcosa che invece vale oro. Le licenze della stagione 2011-12 assegnate per 90 milioni avrebbero originato - è scritto chiaro e tondo nei conti della holding irlandese del gruppo - ricavi per 213 milioni, più del doppio di quanto speso.

    cristiano ronaldocristiano ronaldo

    Numeri che hanno spiazzato più di un presidente di Serie A preoccupato di esser stato sorpassato a destra nell'arte del vendere a tanto ciò che viene comprato a poco. Immediata la risposta di Riccardo Silva, fondatore della licenziataria. Presa carta e penna, ha scritto a tutte le squadre rettificando: gli oltre 200 milioni di ricavi al 2012 comprendono non solo il calcio italiano ma soprattutto Premier League e molte altre licenze (Ligue 1, Bundesliga, Roland Garros) per la quale MpSilva ha l'esclusiva; l'export della sola Serie A relativo al campionato 2011-12 vale invece un centinaio scarso di milioni.

    Il calcio italiano, malato e in declino, fa ancora fare soldi ma certo non porta a rendimenti da new economy, sembra dire Silva - che ha già in tasca le licenze fino al 2015 - ai patron del pallone. Se ne ricorderanno quando si tratterà di assegnare i diritti dei prossimi campionati? (A.F.)

     

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