germania - economia in crisi olaf scholz

ACHTUNG, LA GERMANIA COLA A PICCO. E RISCHIA DI PORTARE CON SE’ ANCHE L'ITALIA – L’INDICE ZEW CHE MISURA LA FIDUCIA DEGLI INVESTITORI TEDESCHI, È CROLLATO AD AGOSTO A 19,2 PUNTI DAI 41,8 DI LUGLIO, MOLTO PEGGIO DELLE PREVISIONI. È IL VALORE PIÙ BASSO DA DEGLI ULTIMI DUE ANNI – IL RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA DI BERLINO PUÒ CONTAGIARE I PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI, SU TUTTI ITALIA E STATI UNITI – SALE IL PRESSING SULLA BCE PER TAGLIARE I TASSI...

Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”

 

GERMANIA - ECONOMIA IN CRISI

«Le prospettive economiche della Germania stanno collassando». Achim Wambach, presidente di Zew (Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung), non usa eufemismi per raccontare il dato di ieri, sulla fiducia degli investitori in agosto. Registrato a quota 19,2 punti, dopo i 41,8 precedenti. Quasi 23 punti in meno.

 

Una gelata che preoccupa gli analisti sul rallentamento della locomotiva d'Europa, e con possibili ripercussioni anche sulle azioni della Banca centrale europea (Bce). La conseguenza potrebbe essere un freno a export e industria, che potrà rallentare il processo di taglio dei tassi. […]

 

OLAF SCHOLZ - GIORGIA MELONI - - G7 BORGO EGNAZIA

Il centro di ricerca economica di Mannheim lancia un allarme sull'espansione economica che è difficile da digerire. Specie dopo le fibrillazioni dei mercati finanziari globali sulla tenuta della crescita statunitense che hanno fatto sussultare le Borse la scorsa settimana. «Osserviamo il calo più forte delle aspettative economiche negli ultimi due anni», spiega il numero uno di Zew. Non solo. «Anche le aspettative economiche per l'Eurozona, gli Stati Uniti e la Cina peggiorano notevolmente», fa notare Ambach.

 

Di conseguenza, «diminuiscono soprattutto le aspettative per i settori tedeschi ad alta intensità di esportazione». È probabile, rimarca, «che le aspettative economiche siano ancora influenzate da un'elevata incertezza, determinata da una politica monetaria ambigua, da dati aziendali deludenti provenienti dall'economia statunitense e da crescenti preoccupazioni per un'escalation del conflitto in Medio Oriente».

 

OLAF SCHOLZ AL G7 DI BORGO EGNAZIA

Un monito anche per la Banca centrale europea, che a settembre si riunirà per capire come agire contro il combinato disposto dato dal rallentamento economico e dalla persistenza dell'inflazione nei servizi.

 

«Non possiamo parlare di "malato d'Europa", ma la situazione nell'industria e nell'automotive è seria», sottolineano gli analisti di ING in riferimento alla Germania. A cascata, se confermato, il calo della fiducia sulle imprese tedesche potrebbe contagiare anche i maggiori partner commerciali. Come Italia e Stati Uniti. Un'altra tegola per l'economia dell'area euro che fatica a uscire dalle sabbie mobili estive. Quello che è certo, ribadisce Deutsche Bank, è che «l'ottimismo riguardo a una ripresa tedesca è completamente evaporato».

 

janet yellen christine lagarde

Da questa congiuntura difficile deriva un possibile passo avanti per consolidare il consenso per una nuova sforbiciata al costo del denaro da parte di Francoforte, dopo il primo taglio da 25 punti base dello scorso luglio. «Il debole morale degli investitori fornisce diversi argomenti ai banchieri centrali per una nuova mossa a settembre, a cui ne farebbe seguito un'altra entro la fine dell'anno», rimarca Alexander Valentin, senior economist di Oxford Economics. [...]

URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZmeloni scholz