DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Massimo Minella per “la Repubblica”
Potrebbe essere ormai una questione di giorni prima di vedere all' interno della galassia Fincantieri anche Vitrociset, piccola azienda romana iperattiva nel settore della difesa e della sicurezza, il cui capitale fa capo a Odoarda Crociani, vedova di Camillo, ex manager pubblico alla guida di Finmeccanica negli anni Settanta.
Giuseppe Bono - AD Fincantieri
Senza mai citarla, l' amministratore delegato Giuseppe Bono approfitta della cerimonia del taglio della lamiera della prima delle dieci navi ordinate dal Qatar ( valore della commessa, 4 miliardi di euro) nello stabilimento del Muggiano, alla Spezia, per annunciare la nuova sfida del gruppo. «Stiamo creando una divisione ingegneristica dedicata alle tecnologie di difesa a supporto della logistica per servire al meglio le necessità», dice.
Un polo al cui interno concentrare tutte quante le risorse del gruppo nel segmento delicato, e sempre più strategico, dell' hi tech. Vitrociset sembrerebbe rientrare alla perfezione in questo disegno. Non a caso, c' è chi è pronto a scommettere che già prima della pausa di agosto, si possa annunciare il via libera all' offerta congiunta presentata da Fincantieri e da MerMec, azienda pugliese che fa capo all' imprenditore Vito Pertosa. Vitrociset, già in passato oggetto di interesse per la sua attività specifica nel campo della difesa hi tech, potrebbe essere inserita all' interno del network Fincantieri che già vede operative Seastema e Issel Nord.
«Dobbiamo attrezzarci per supportare la logistica della nave, non solo renderla operativa ma aiutare la forza armata a renderla adatta agli scenari. Già abbiamo acquisito alla Spezia società importanti per completare il disegno» , aggiunge Bono, dando corpo a un progetto che già incassa il via libera dei sindacati.
«Positiva l' attenzione verso Vitrociset il cui acquisto se va in porto, come auspichiamo, le consentirà di aumentare le sue competenze nel segmento dell' elettronica navale», dichiara il segretario genovese della Uilm Antonio Apa. Dietro la possibile acquisizione di Vitrociset, insomma, sembrerebbe emergere la strategia di Bono che punta a inserire con l' azienda romana un altro tassello per completare il suo puzzle militare. Cosa che, ancor prima dell' alleanza con la francese Naval Group, consentirebbe a Fincantieri di potersi presentare alle Marine estere con un' offerta navale "chiavi in mano". Lo società dei Crociani affiancherebbe Issel e Seastema rafforzando l' hi tech navale.
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