IL CAMPIDOGLIO FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI - ALEDANNO POTREBBE VENDERE IL 20% DI ACEA AI PRIVATI, CIOE’ A CALTARICCONE, CHE PORTEREBBE NELLE CASSE DEL CAMPIDOGLIO 200 MLN € DA UTILIZZARE PER RECUPERARE IL CONSENSO - CE LA FARÀ IL SINDACO SCARICABADILE A PIAZZARE TURBOLENTE IN ACEA? - ESTER MIELI È LA NUOVA PORTAVOCE DEL COMUNE E IL PIDDINO VALERIANI METTE I RICORSI AVANTI: “PRELUDIO ALLA NOMINA DI TURBOLENTE? ALEMANNO RICORDI CHE ACEA È QUOTATA IN BORSA…”

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1- ALEDANNO POTREBBE VENDERE IL 20% DI ACEA AI PRIVATI, CIOE' A CALTARICCONE
Paolo Foschi per il "Corriere della Sera"

L'ultima tentazione del Campidoglio è vendere il 20% di Acea, perdendo la maggioranza assoluta (attualmente è al 51%), ma incassando un assegno che alle quotazioni attuali vale almeno 200 milioni di euro. Gianni Alemanno, da quando è stato eletto, in due occasioni pubbliche ha ventilato questa ipotesi, ma poi è stato costretto a fare retromarcia anche per l'opposizione di una parte dello stesso centrodestra.

Adesso però le condizioni generali sembrano cambiate: con il governo Monti spira di nuovo forte il vento delle privatizzazioni. Certo, c'è l'esito del referendum sull'acqua che induce alla prudenza. Ma da quanto trapela dal Campidoglio e da piazzale Ostiense, sede dell'azienda dell'acqua e dell'energia guidata dal presidente Giancarlo Cremonesi e dall'ad Marco Staderini, il dossier è di nuovo allo studio dei più stretti collaboratori del sindaco.

Vendere un'azienda tanto cara ai romani rischia sicuramente di risultare una manovra impopolare. Ma in realtà, in vista della campagna elettorale, incassare duecento milioni di euro potrebbe permettere una serie di operazioni finanziarie per risollevare il consenso di un'amministrazione duramente colpita dalle ultime vicende (in particolare il caos in città durante l'emergenza neve e il «no» olimpico del governo).

E non è un caso che proprio negli ultimissimi giorni sia stato ripreso in mano il dossier Acea. I tempi comunque sono strettissimi. La strada più rapida sarebbe quella indicata nel gergo finanziario come «collocamento riservato». Cioè la vendita a una serie di investitori individuati tramite trattativa privata. Una procedura che però apre il fianco a tantissime critiche, perché troppo facile sarebbe ipotizzare favoritismi a un imprenditore piuttosto che a un altro.

L'altra strada è quella del collocamento in Borsa, che però richiede tempi più lunghi e procedure più complesse e rischierebbe di essere inutile in chiave elettorale, perché potrebbe portare benefici economici solo al nuovo sindaco. La vicenda è seguita con grande interesse da Francesco Gaetano Caltagirone, costruttore ed editore del Messaggero, che già controlla oltre il 15%, e dal colosso francese Gdf Suez, che detiene un pacchetto pari all'11,3%. Ma in Campidoglio non escludono la possibilità di coinvolgere altri investitori.

2- ESTER MIELI NOMINATA PORTAVOCE DEL SINDACO
(Adnkronos) - 'La dottoressa Ester Mieli e' stata nominata in data odierna portavoce del sindaco di Roma'. Lo comunica l'Ufficio Stampa del Campiodoglio.

3- VALERIANI: 'VECCHIO' PORTAVOCE DI ALEMANNO IN ACEA?"RICORDIAMO A SINDACO CHE NON E' DEPENDANCE DEL CAMPIDOGLIO...".
(DIRE) "Apprendiamo dalle agenzie di stampa che il sindaco Gianni Alemanno ha nominato Ester Mieli nuovo portavoce del Campidoglio. Non vorremmo che questo valzer di poltrone fosse legato al fatto che l'ex portavoce, Simone Turbolente, andra' a ricoprire il posto di responsabile delle Comunicazioni esterne dell'Acea. Il Cda dell'azienda per affrontare questo tema e' stato convocato per domani. Ricordiamo al sindaco Alemanno che Acea spa e' una societa' quotata in Borsa e non e' una dependance del Campidoglio targato Alemanno e dei suoi collaboratori". Lo dichiara in una nota il consigliere comunale del Pd, Massimiliano Valeriani.

 

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