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Luigi Grassia per "La Stampa"
à il bello della concorrenza: sulla rotta fra Milano e Roma le alternative si moltiplicano. Per prima a sfidare gli aerei dell'Alitalia ha provato l'alta velocità ferroviaria di Trenitalia, poi è toccato ai convogli superveloci di Ntv, e adesso arriva pure la compagnia aerea a basso costo EasyJet con 7 «slot» (diritti di volo).
Per Alitalia la Milano-Roma era la gallina dalle uova d'oro, la linea più ricca e gestita per decenni in condizioni di monopolio (perché i treni a velocità normale e le auto non potevano competere con i jet, e operatori aerei diversi non c'erano), adesso è cambiato tutto. Ma la ex compagnia di bandiera non sta a guardare, conserva la maggior parte degli slot (30 voli in andata e 30 al ritorno) e anzi rilancia la sfida con nuove tariffe e una proposta di servizi più variata.
Il volo inaugurale. à fissato per oggi il volo inaugurale fra Milano Linate e Roma Fiumicino della britannica EasyJet. La compagnia «low cost» ha combattuto una lunga battaglia burocratica e legale, ma alla fine ce l'ha fatta. Il prezzo è di 29,75 euro a tratta, cioè 59,50 andata e ritorno, ma per i giorni del lancio si trovano biglietti anche più economici. EasyJet si propone di trasportare tra i 350 e i 400 mila passeggeri nel primo anno di attività .
Durante la settimana la compagnia offrirà cinque collegamenti al giorno, con tariffe molto concorrenziali, concentrati negli orari di punta dei pendolari fra le due capitali italiane (quella politica e quella economica); nel weekend le offerte saranno invece ridotte.
Insomma i clienti che EasyJet ha in mente sono soprattutto uomini e donne d'affari, quelli che una volta viaggiavano (per definizione) in business class senza badare a spese. Adesso i tempi sono cambiati, nelle tasche girano meno soldi e anche i manager hanno messo il prezzo fra le priorità nella scelta dei voli. Dalla business class al low cost.
Il contrattacco. L'Alitalia controbatte con tre nuove offerte sulla Milano-Roma che in parte rincorrono EasyJet nel taglio dei prezzi (sia pure senza sposare del tutto la filosofia low cost) e in parte giustificano il maggior costo con l'offerta di servizi aggiuntivi.
La tariffa Easy Basic è la soluzione di volo Alitalia con la tariffa più bassa, a partire da 89 euro (tasse incluse) per un viaggio di andata e ritorno. Il taglio rispetto al prezzo più contenuto finora disponibile è di 10 euro. La Easy Flex offre, a un prezzo a partire da 129 euro (tasse incluse) a tratta, la possibilità di cambiare la prenotazione attraverso il pagamento di un'integrazione di 30 euro.
La Comfort Full Flex a 289 euro (tasse incluse) a tratta è totalmente flessibile, modificabile e rimborsabile e consente anche di presentarsi in aeroporto senza avere la prenotazione, e di salire sul primo volo disponibile (il cosiddetto «go show»). In più ci sono extra come l'accesso alle «lounge» Freccia Alata di Roma e di Milano.
Tempi tagliati. Una cosa a cui Alitalia tiene molto è le forte riduzione del tempo minimo di accettazione dei clienti: a quelli che viaggiano con solo il bagaglio a mano (che sono la maggioranza fra Milano e Roma) basterà arrivare 20 minuti prima del decollo.
Naturalmente poi bisogna correre dal banco del «check in» all'aereo ma in questo si è facilitati da un fast track (percorso veloce riservato) per i passeggeri di Alitalia fra Milano e Roma e viceversa, lungo il quale le procedure di controllo delle persone e dei bagagli verranno svolte senza mescolanza con la massa dei passeggeri verso tutte le altre destinazioni.
Questo taglio di tempi è importante non solo per il raffronto fra le compagnie ma anche per quello fra l'uso dell'aereo e del treno: l'alta velocità ferroviaria non permetterà mai di viaggiare fra Milano e Roma in 50 minuti come l'aereo ma è avvantaggiata dall'offrire collegamenti da centro città a centro città (mentre chi sceglie l'aereo deve farsi due tragitti da e per l'aeroporto) e inoltre di richiedere meno tempo per l'imbarco; adesso Alitalia con la regola dei 20 minuti dà un bel taglio a uno dei suoi due handicap rispetto al treno.
Dorsale adriatica. Guardando alle cose più in generale l'Italia risulta sempre più corta in direzione Nord-Sud, nel senso che ci sono mezzi più numerosi e più economici per percorrerla in tempi più brevi, mentre in direzione EstOvest i progressi sono minori; e anche l'asse Nord-Sud lungo la dorsale adriatica risulta proporzionalmente svantaggiata.
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