DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Arturo Zampaglione per "la Repubblica"
Dopo mesi di titubanza e soprattutto di preparativi in gran segreto, Jeff Bezos, l' infaticabile fondatore e chief executive di Amazon, è partito per una nuova conquista. Nel suo mirino: l' immenso mercato farmaceutico americano, il primo al mondo, con un valore complessivo di 385 miliardi di euro. E la prima mossa è stato l' acquisto, annunciato ieri da Amazon per una cifra imprecisata, di PillPack, un servizio di farmacia online che da Manchester, nel New Hampshire, prepara e spedisce le medicine a pazienti in tutti gli stati americani, con l' eccezione delle Hawaii.
I farmaci sono impacchettati in modo "intelligente" con le indicazioni dell' ora in cui vanno presi. Che cosa è stata, questa di Bezos? Una dichiarazione di guerra contro le grandi catene di farmacie americane? Stefano Pessina, il miliardario nato a Pescara e chief executive di Walgreens Boots Alliance, la società che ha appena preso il posto della General Electric nell' indice Dow Jones, preferisce parlare con un certo eufemismo di una « dichiarazioni di intenti » da parte di Amazon. E avverte che « il mondo dei farmaci è molto più complesso che la distribuzione di pillole » .
Ma la reazione di Wall Street è stata molto meno sfumata: in mattinata le quotazioni di Walgreens e Rite Aid erano giù del 7 per cento, quelle di Cvs Health del 9. In tutto le tre maxi- catene perdevano ben 12 miliardi di dollari. In compenso le azioni Amazon hanno fatto un balzo in avanti (a metà giornata guadagnavano quasi il 2 per cento), a conferma della fiducia dei mercati nella operazione PillPack, che peraltro si somma a una serie di nuove iniziative in ogni direzione del gigante del e- commerce.
Sempre ieri, ad esempio, Bezos ha lanciato un progetto per potenziare la sua rete di distribuzione, offrendo a piccoli imprenditori di creare servizi locali per la consegna delle merci Amazon in concorrenza ai giganti FedEx e Ups. L' entusiasmo di Wall Street proietta il gruppo di Seattle sempre più in alto: adesso ha una capitalizzazione di borsa di 820 miliardi di dollari, non molto distante da quella della Apple che guida la hit parade con 908 miliardi.
Fondata nel 2013, la PillPack ha una licenza per vendere farmaci online in 49 stati americani e ha acquisito una notevole esperienza nel ramo: " Che si somma - dice Jeff Wilke, responsabile mondiale per i consumatori Amazon - a una forte attenzione per la tecnologia". Certo, le dimensioni della società di Manchester sono molto piccole rispetto ad Amazon. L' anno scorso, secondo T.G. Parker, il suo co-fondatore e chief executive, l' azienda ha avuto un fatturato di circa 100 milioni di dollari.
Ma quel che importa a Bezos è un punto di partenza solido su cui costruire l' offensiva nel settore farmaceutico. L' interesse di Bezos per il mercato sanitario e farmaceutico è noto da anni. Assieme alla Bershire Hathaway di Warren Buffett e alla JPMorgan di Jamie Dimon, la Amazon ha già formato una joint venture per l' uso dei big- data e altri strumenti hi tech per la riduzione degli sprechi e l' ottimizzazione delle risorse. Il gruppo aveva fatto anche tentativi per acquisire altre realtà nel settore delle farmacie. Ma adesso il dado è tratto e gli analisti si aspettano che, in pochi anni, Bezos finisca per stravolgere anche questo mercato
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