APP-OCALYPSE NOW! - ALLA RICERCA DELL’ULTIMA APPLICAZIONE - CHE CI FAREMO MAI CON 65 APPS PER UNO, VISTO CHE NE USIAMO SOLO 15 A SETTIMANA? EPPURE C’E’ CHI NE HA PIU’ DI 1000 E SI PERDE NEL MAR MEDITERR-IPHONE - LA MAGGIORANZA DELLE APP SONO GIOCHI PER AMMAZZARE IL TEMPO, TANTO CHE SPESSO E VOLENTIERI, QUANDO ARRIVA QUEL MOMENTO DELLA GIORNATA IN CUI ABBIAMO BISOGNO DI UN’APP SPECIFICA, NON CI RICORDIAMO NEMMENO COME SI CHIAMA…

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Ci sono oltre 500.000 applicazioni per iPhone e iPad, più di 300.000 su Android e altre migliaia su altre piattaforme. Secondo l'agenzia Flurry, l'utente medio ha 65 applicazioni installate sul proprio telefono, ma molti di noi ne hanno di più, anche oltre 1000.

Quante ne utilizziamo in realtà? Stando ai dati di Flurry, soltanto 15 a settimana, il che significa che la maggioranza delle applicazioni vengono installate sul telefono cellulare per uso occasionale: si tratta di giochi per ammazzare il tempo, di calcolatori per il conto del ristorante che si utilizzano solo quando si è a pranzo con gli amici, o di contatori per le calorie per quella dieta iniziata mesi fa e mai portata seriamente a termine.

Tanto che spesso e volentieri, quando arriva quel momento della giornata in cui abbiamo bisogno di un'app specifica, non ci ricordiamo nemmeno come si chiama. Ed ecco la questione: mentre gli sforzi degli sviluppatori sono tesi a permettere agli utenti di trovare nuove applicazioni, il vero problema per alcuni potrebbe essere riuscire a trovare quelle già presenti sul proprio telefono.

Infatti, a meno che l'applicazione non sia opportunamente intitolata e ottimizzata per la ricerca, può rivelarsi un'impresa risalirvi tramite il sistema di ricerca integrato nell'iPhone. Un esempio: l'app di Groupon non compare se si digita la parola "sconti". Su Android, lo stesso problema si pone per altri tipi di applicazioni.

In pratica, i sistemi per trovare i programmi nei nostri smartphone sono simili a quelli dei comuni motori di ricerca, in cui a volte può capitare di trovare facilmente ciò che si sta cercando, altre volte ci si imbatte in una vera e propria odissea.

Il risultato è che, se non si troverà al più presto una soluzione (come potrebbe essere rendere il sistema di ricerca simile a quello dell'App Store), prima o poi gli utenti si "inibiranno" nei confronti delle apps. Vista la scarsa rintracciabilità delle stesse, prima di installarne di nuove, un utente che abbia all'attivo già più di 500 applicazioni ci penserà su due volte prima di scaricarne di nuove. Finendo quindi con il limitare un mercato che invece sembra essere parecchio fiorente e che ha ancora un enorme potenziale.

 

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